A Pianura la nuova “paranza dei bambini”, giovanissimi e feroci: blitz nella piazza di spaccio, 7 arresti
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A Pianura la chiamavano "paranza dei bambini", come quella del clan Sibillo del centro storico di Napoli: tutti giovanissimi, la maggior parte tra i 18 e i 20 anni, tra loro diversi "figli d'arte". Al nuovo gruppo criminale, che secondo gli investigatori stava conquistando terreno dopo lo smantellamento dei clan Marsicano-Esposito e Carillo-Perfetto, sarebbero legati i nove giovani sorpresi dalla Polizia di Stato in un appartamento del quartiere della periferia Ovest di Napoli, trovati con droga e munizioni: sette sono stati arrestati, per altri due è scattata la denuncia.
La "paranza dei bambini" di Pianura
Figura apicale di questo gruppo, apprende Fanpage.it da fonti qualificate, sarebbe un giovanissimo del quartiere, in passato legato ai Marsicano-Esposito, che dopo l'arresto dei vertici del clan si sarebbe ritagliato uno spazio autonomo a Pianura e, acquisito il controllo di una piazza di spaccio di droga, avrebbe tentato di estendere la propria influenza anche sul resto del quartiere; alla banda sarebbero attribuibili anche alcune "stese" effettuate nei giorni scorsi.
La "picchiata" dei poliziotti del commissariato Pianura è partita nella tarda mattinata di ieri, 28 novembre. Operazione lampo, ultima tappa di intricate indagini che avevano portato nelle scorse settimane a individuare i presunti componenti del gruppo e, soprattutto, a capire quali fossero i loro luoghi d'incontro. Una volta avuta la certezza che era in corso una riunione, gli agenti sono piombati nel covo, un appartamento in un edificio di via Vicinale Sant'Aniello.
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Blitz nella piazza di spaccio, 7 arrestati e 2 denunciati
In casa, intorno al tavolo da cucina, c'erano sette giovani. Davanti a loro, la droga: un panetto di hashish da 24 grammi circa, 4 involucri dello stesso stupefacente, due di cocaina per 31 grammi circa, uno di marijuana per 98 grammi circa e 57 dosi della stessa sostanza per 69 grammi circa; recuperati, inoltre, materiale per il confezionamento, due bilancini di precisione, forbici e coltelli ancora sporchi di stupefacente, due macchine per il sottovuoto e 85 euro in contanti. Nell'appartamento trovati anche 3 proiettili calibro 357 magnum.
Tra i sette arrestati, tutti con precedenti di polizia anche specifici e ora accusati di detenzione di droga e di munizionamento, figura anche Marco Gaetano, 20 anni, parente di Antonio Gaetano, il 19enne morto a marzo in seguito ad un agguato avvenuto a Mergellina e ritenuto il reggente degli Esposito-Marsicano; gli altri sono Antonio Luongo, 33 anni, Alfredo Barone, 21 anni, Giuseppe Nocerino, 30 anni, Antonio Battista, 23 anni, Ciro Battista, 18 anni, e Luca Musto, 23 anni. Altre due persone, di 17 e 20 anni, sorprese nell'appartamento, sono state denunciate per gli stessi reati. In un giardino della stessa strada i poliziotti hanno sequestrato, a carico di ignoti, una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa e con 6 munizioni e un giubbotto antiproiettile.