A Pianura c’è una nuova faida: spari ogni giorno, torna il coprifuoco della camorra
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L'ultimo episodio verso le 22 di ieri, 16 febbraio: colpi d'arma da fuoco in via Brancaccio, area case popolari. È l'ennesima segnalazione che arriva alle forze dell'ordine: ancora spari, ancora tra i palazzi. Non un obiettivo preciso, proiettili esplosi in aria o al massimo contro gli edifici, è una "guerra delle finestre": si spara per guadagnare posizioni, senza arrivare allo scontro aperto. Ed ecco che Pianura deve affrontare un nuovo cambio di equilibri criminali, ed ecco che chi ci abita torna ad avere paura ad uscire di casa perché la camorra ha imposto un nuovo coprifuoco: dopo una certa ora, meglio levarsi dalle strade per non rischiare di finire sulla traiettoria di qualche "botta" vagante.
Gli spari a Pianura in via Brancaccio
La Polizia di Stato è intervenuta in via Brancaccio, zona di case popolari già teatro di sparatorie e agguati. È lì che, nel 2016, hanno tentato di uccidere Giovanni Bellofiore, il 38enne che tre giorni fa si è schiantato in moto mentre tentava di scappare dai carabinieri ed ora si trova in ospedale; con lui c'era Mattia Perfetto, figlio di Vitale Perfetto "Petto d'Acciaio", boss dei Marfella-Pesce di recente condannato all'ergastolo in via definitiva per omicidio.
Ieri sera i poliziotti della Scientifica hanno repertato diversi bossoli a terra. Nessun ferito, nessun danno evidente. Dinamica da stesa, da messaggio mafioso. Ulteriore tassello da inquadrare negli spari che, raccontano i residenti, si succedono ormai quotidianamente nel quartiere di Napoli Ovest.
La nuova faida criminale a Pianura
A Pianura, con la disarticolazione dei clan Marsicano-Esposito e Carillo-Perfetto, aveva trovato terreno fertile il gruppo di giovanissimi criminali che sarebbe stato guidato da Massimo Santagata. Con l'arresto di quest'ultimo ci sarebbe stato un ritorno del clan Carillo-Perfetto e in questo contesto sarebbe avvenuto l'omicidio di Gennaro Ramondino, il 20enne ucciso in una piazza di spaccio da un 16enne e il cui corpo era stato poi dato alle fiamme: avrebbe tentato una "alzata di testa", subentrando a Santagata.
Ora gli equilibri di camorra sarebbero però cambiati di nuovo. Innanzitutto, ci sarebbe stato un allontanamento tra i Carillo e i Perfetto, che potrebbe essere legato proprio alla condanna all'ergastolo di Vitale Perfetto. E ci sarebbe un altro giovane che avrebbe occupato la posizione che sarebbe stata di Santagata. Anche lui giovanissimo, anche lui legato a quella banda, avrebbe preso le redini del gruppo. E sarebbe entrato presto in contrasto (per motivi, pare, nemmeno legati alla camorra) con un pregiudicato "storico" del quartiere. Che sarebbe "sceso in campo" di conseguenza, con l'appoggio dei Carillo.