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A Nisida nasce il progetto For Mare, ragazzi a rischio e detenuti potranno fare canoa e immersioni

L’obiettivo è estendere il protocollo d’intesa già in vigore per i detenuti anche ai ragazzi a rischio.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sull'isola di Nisida, dove si trova il carcere minorile, nasce il progetto "For-Mare" con la possibilità di poter coinvolgere giovani a rischio in corsi di formazione tecnica, educazione ambientale, canoa e immersione subacquea. Il Protocollo d'Intesa, già operativo per i detenuti di Nisida, mira a promuovere attività sportivo-formative per favorire l'inclusione sociale dei giovani a rischio e dei minori sottoposti a procedimenti penali.

Il progetto discusso al Comune di Napoli

L'obiettivo è estendere l'accordo già in vigore tra il Centro Giustizia Minorile di Napoli – CDP Di Nisida e diverse organizzazioni, tra cui Fick (Federazione Italiana Canoa Kayak), ISFORM, Marevivo Onlus e R.S.A. Srl anche ai centri che accolgono minori a rischio di reato. Se ne è discusso in Commissione Politiche Sociali del Comune di Napoli, presieduta del consigliere Massimo Cilenti.

Il consigliere Demetrio Gennaro Paipais (Manfredi Sindaco) ha sottolineato l'importanza di rafforzare le attività educative destinate ai minori e giovani a rischio, specialmente alla luce degli eventi recenti verificatisi a Piazza Municipio il 31 agosto scorso, dove il musicista 24enne Giovanbattista Cutolo è stato ucciso a colpi di pistola. Per l'omicidio è indagato un 17enne reo-confesso.

Paipais ha suggerito l'opportunità di effettuare valutazioni tecniche approfondite sul protocollo d'intesa al fine di coinvolgere il Comune di Napoli, consentendo così di rafforzare attività educative attraverso lo sport-formazione non soltanto agli autori di reato ma anche ai minori a rischio.

I promotori del progetto For-Mare, hanno spiegato che il progetto prevede una serie di attività multidisciplinari, tra cui formazione tecnica, educazione ambientale, corsi di canoa e immersione subacquea presso l'isola di Nisida. Tuttavia, uno dei principali ostacoli riscontrati è la difficoltà nel coinvolgere i giovani interessati.

Massimo Cilenti ha sottolineato il suo impegno nell'assicurare una maggiore diffusione del progetto presso i servizi sociali e ha evidenziato che il protocollo d'intesa in questione è di notevole interesse per l'amministrazione comunale. In questo contesto, Cilenti ha proposto di avviare un dialogo con gli assistenti sociali al fine di elaborare un percorso che includa attivamente i giovani a rischio, con l'obiettivo di estendere il protocollo d'intesa al Comune di Napoli.

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