A Napoli vaccino Covid per migranti e senzatetto. Codici fiscali temporanei per la prenotazione
Vaccinazioni anti-Covid19 a Napoli somministrate ai senzatetto attraverso le associazioni. Codici fiscali temporanei per migranti e clochard, per le prenotazioni sulla piattaforma online della Regione Campania. È questo il piano al quale si sta lavorando al Comune di Napoli, in collaborazione con l'Unità di Crisi della Campania, per consentire di coprire con le vaccinazioni anche la grande platea dei senza dimora, che a Napoli sono oltre 1.600. Molti di loro spesso non hanno documenti, pc o telefonini e quindi non possono registrarsi sulla piattaforma della Soresa come tutti gli altri cittadini, per aderire alla campagna vaccinale. Si tratta della parte più fragile della popolazione, che finora è rimasta in gran parte esclusa dalle vaccinazioni, come segnalato dall'assessore al Lavoro del Comune di Napoli, Giovanni Pagano, a Fanpage.it il 19 aprile scorso. Un problema al quale adesso si sta provvedendo.
A Napoli vaccinazioni ai senzatetto tramite associazioni
A Napoli le vaccinazioni ai senzatetto potrebbero essere somministrate attraverso le associazioni civiche. È questo il piano allo studio del Comune di Napoli, tramite l'assessorato al Lavoro, guidato da Giovanni Pagano. Manca però ancora l'ufficialità per poter partire. Sui senza fissa dimora, l'Unità di Crisi della Campania ha cominciato a lavorare negli ultimi giorni, con le associazioni e la Croce Rossa che si sono resi disponibili a fare da "vettori" con queste persone.
Codici fiscali provvisori per migranti e senzatetto per prenotare
Per quanto riguarda il problema della registrazione in piattaforma, perché magari molti non hanno documenti, questa settimana l'Unità di Crisi della Campania per l'emergenza Coronavirus conta di mettere a punto il sistema informatico che permetterà anche di registrare i residenti all'estero che devono vaccinarsi in Campania e che lavorano qui. Sia per loro che per i senza dimora, ci sarà un codice fiscale provvisorio. Sulla questione, spiegano fonti di Palazzo San Giacomo a Fanpage.it, si sta preparando anche un emendamento alla Camera in Commissione Salute.
Molti non hanno pc e telefoni per registrarsi
A Napoli sono circa 1.600 i clochard che vivono in città. Di questi, però, sono solo 370 coloro che sono ospitati nei centri di accoglienza comunali e possono beneficiare quindi dell’assistenza completa da parte delle istituzioni e dei volontari, e sono stati inseriti nella piattaforma online per le vaccinazioni (chi aveva i requisiti per farlo), mentre i restanti sono in strada, spesso rifiutano l’assistenza, in condizioni di estrema difficoltà. Impossibile per molti di loro prenotarsi, perché sprovvisti di computer, tablet o telefonini per poter sottoscrivere l’adesione sulla piattaforma online della Regione Campania.