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Trasporto pubblico a Napoli

A Napoli tram storici si trasformano in pizzerie e bar: viaggio nell’azienda che lavora ai revamping

Fanpage.it ha visitato gli stabilimenti De Luca dove si stanno trasformando i tram di Napoli di 100 anni fa. Potrebbero tornare in circolazione dal 2024 come pizzerie, spritzerie e prevenzione donna. Ecco come saranno.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Trasporto pubblico a Napoli

A Napoli potrebbero viaggiare dall’anno prossimo i vecchi tram storici degli anni '30 trasformati in pizzerie e spritzerie. Si tratta dei vecchi vagoni che viaggiavano in città quasi 100 anni fa. L’azienda Anm ne ha venduti 4 ai privati. Tre sono andati alla ditta De Luca spa, che li sta ristrutturando, il quarto allo showman napoletano Stefano De Martino, marito di Belen Rodriguez, e anche questo ultimo tram è attualmente depositato presso gli stabilimenti De Luca a Cancello Arnone, in provincia di Caserta.

Fanpage.it ha avuto modo di poter vedere i tram storici di Napoli nella fabbrica De Luca, azienda specializzata nel revamping e nella ristrutturazione di vagoni ferroviari storici, dove saranno portati a nuova vita. Il tempo stimato per rivederli pronti a marciare è di circa un anno, ma molto dipenderà dai tempi della burocrazia per avere l’omologa e l’approvazione delle eventuali modifiche tecniche e tecnologiche per tornare a circolare di nuovo.

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Come sarà il tram pizzeria di Napoli

Come sarà il tram pizzeria? L’idea è di cucinare e servire le pizze direttamente a bordo. Ci saranno quindi il forno per preparare la pizza e i tavolini da 2 e 4 posti dove sedersi comodamente. Tutto il vagone sarà completamente insonorizzato, per il massimo comfort. A bordo, ovviamente ci sarà anche la toilette. L’idea è quella di vederlo circolare sui binari da Poggioreale a piazza Vittoria, con partenza dal parcheggio Brin. Ma si sta pensando anche di dotare il tram di batterie, in modo da poter circolare eventualmente anche altrove. Il colore potrebbe essere la bi-colorazione verde anni ’50-’60. Ancora da definire gli interni. Tra le idee, moquette rossa, poltrone di legno, lampade di vetro di murano stile anni ’30-’40.

I tram storici di Napoli torneranno a vivere

“Portiamo avanti una tradizione storica di famiglia – racconta Anna De Luca, amministratore unico della “De Luca spa – siamo onorati di poter continuare sulla strada tracciata dal nostro fondatore Ciro De Luca che, con molti sacrifici, ha avviato nel settore ferroviario molte imprese che sono attive in tutta Europa”.

Ma cosa diventeranno i tram storici di Napoli? “Il primo – spiega l’imprenditore Tony De Luca – sarà una pizzeria itinerante con forno a bordo. Il secondo un bar-caffè e in alcuni tratti anche spritzeria. Il terzo sarà dedicato alla prevenzione e alla ricerca per le donne. L’obiettivo della nostra azienda è far sì che questi tram possano tornare in circolazione e portare in giro anche l’eccellenza dell’ingegneria napoletana. Sono stati costruiti al Sud ed è motivo di orgoglio per noi. Il mio bisnonno era capo-officina a Pietrarsa e mio nonno macchinista delle Ferrovie”.

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Il tram ristorante spopola in Italia

I vecchi tram storici stanno tornando a vivere un po’ in tutt’Europa. “A Milano c’è già da tempo il tram ristorante – commenta Tony De Luca – non vedo perché non si possa fare a Napoli con pizza e caffè. Il tram che noi stiamo immaginando avrà un design minimal, perché la pizza è un alimento popolare. Non sarà un mini-Orient Express. La pizza sarà sfornata e servita calda direttamente sul tram in movimento. Il mio sogno è di vedere tra un anno questo tram a Napoli che farà la tratta Poggioreale-Municipio-Vittoria, con partenza a via Brin”.

Il tram storico a Napoli dal 2024: l’obiettivo

“L’obiettivo – spiega l’ingegner Diego Buonaurio, direttore generale della De Luca Spa – è rivedere in esercizio i mezzi tra circa un anno. Parte del tempo è legato al revamping, l’altra parte all’omologa e all’approvazione delle eventuali modifiche tecniche e tecnologiche”.

Il progetto di ristrutturazione dei tram storici di Napoli è composto da 3 fasi: “Nella prima si fa l’analisi dello stato dell’arte – riprende Buonaurio – Si verificano i sottosistemi che si possono recuperare, e quelli che è possibile revampizzare. Si definisce dove voler mettere il forno, i tavoli. Quindi, vengono individuati i fornitori e vengono definiti gli standard dati da Ansfisa. L’ultima fase è la realizzazione materiale. L’obiettivo finale è rendere di nuovo fruibile il mezzo per consentirgli la circolazione per i passeggeri”.

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“Questi tram – prosegue il manager – avranno standard elevati. Oltre a rispettare standard di sicurezza e viabilità, dovranno anche ottemperare a standard di qualità superiori, perché a bordo ci sarà il servizio ristorativo. Ci saranno implementazioni per il comfort acustico. Non si sentirà alcun rumore di fondo o esterno”.

“Da tecnico – conclude Buonaurio – posso dire che c’è anche un legame affettivo con questi mezzi. Io abitavo al Dazio dove facevano il capolinea sulla tratta Poggioreale-Bagnoli. Noi siamo un’azienda che fa ristrutturazioni di rotabili ferroviari storici. Ci consideriamo un po’ artigiani della materia. Abbiamo lavorato, ad esempio, sulla 1936, la carrozza che fa la pubblicità delle patatine San Carlo, la ferrovia Genova-Casella, il Sorrento Express, alcune carrozze esposte al Museo di Pietrarsa, il treno Arlecchino, la versione ridotta del Sette Bello, solo per citarne alcuni.

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