A Napoli torna pulito il mare di via Partenope e Marechiaro, verso la revoca dei divieti
Torna pulito il mare di via Partenope e di Marechiaro a Napoli. Dopo lo stop alla balneazione di luglio a causa dell'inquinamento, l'Arpac, l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Campania, ha effettuato nuovi prelievi, dai quali i parametri risultano rientrati nella normalità. Il Comune di Napoli, quindi, nelle prossime ore potrà revocare i divieti di balneazione e si potrà tornare a tuffarsi nello specchio d'acqua antistante il Lungomare. Tra le spiagge riabilitate dall'Arpac anche quella di Nazario Sauro, sempre sul Lungomare di Napoli, e quella dell‘ex Bagno Rex di Portici. Mentre resta offlimits per i bagnanti la spiaggia di Villa Tiberiade di Torre Annunziata.
I nuovi prelievi Arpac
L'Arpac spiega che "sono stati effettuati ulteriori prelievi suppletivi nelle acque afferenti i comuni di Napoli (tre tratti, cioè “Marechiaro”, “Via Partenope”, “Piazza Nazario Sauro”), Portici (“Ex Bagno Rex”), Torre Annunziata (tratto “Villa Tiberiade’’) per un totale di 5 acque di balneazione. In questi tratti erano stati evidenziati, dopo i prelievi svolti tra il 19 e il 20 luglio, valori dei parametri microbiologici oltre i limiti di legge confermati dai prelievi suppletivi del 26 luglio. Il persistere delle criticità in questi tratti di mare ha portato a ulteriori approfondimenti congiunti tra i tecnici comunali e i tecnici dell’Agenzia per l’individuazione e la rimozione delle cause di inquinamento. Gli ultimi prelievi hanno riscontrato il rientro dei valori entro il limite di legge nei tratti ‘Marechiaro’, ‘Via Partenope’ e ‘Piazza Nazario Sauro’ (comune di Napoli) e ‘Ex Bagno Rex’ (comune di Portici). Per dette acque il divieto di balneazione temporaneo adottato dai comuni interessati può essere revocato. Si riscontrano ancora parametri oltre i limiti di legge a Torre Annunziata tratto ‘Villa Tiberiade’ che non consentono il ripristino della balneabilità".
"L'inquinamento dovuto alle piogge"
"Si ritiene – prosegue l'Arpac – che il superamento dei valori sia stato probabilmente causato, come riscontrato negli anni scorsi da Arpac in altre situazioni analoghe, a fenomeni di inquinamento temporanei, in seguito al verificarsi di piogge intense che mettendo in crisi i sistemi di gestione delle acque reflue, determinano l’attivazione dei tubi di “troppo pieno” e l’apporto a mare di acque reflue non depurate miste ad acque pluviali. I comuni hanno la possibilità in virtù della delibera regionale di avvio alla stagione balneare di interdire la balneazione in via prudenziale per 48 o 72 ore in caso di acquazzoni estivi, misura che consentirebbe anche di posticipare i prelievi in quelle acque qualora previsti in quei giorni dalla programmazione ordinaria".
Borrelli: "Vicenda gestita male"
"Questa vicenda è stata gestita malissimo – commenta il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli che ha seguito la vicenda sin dall'inizio – e ha causato molti danni al turismo e l'immagine della città. I nuovi dati dopo gli ultimi prelievi e analisi sono positivi anche per via Partenope e Marechiaro. Resta l'amaro in bocca per una vicenda a nostro avviso gestita male e in modo approssimativo che ha causato inutilmente danni al comparto economico legato al mare, al turismo e all'immagine della città. Ci auguriamo che chi di dovere impari da questa vicenda e non commetta di nuovo gli stessi errori".