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Conflitto Israelo-Palestinese

A Napoli studenti pro-Palestina occupano il Liceo Vico: secondo caso, dopo Università L’Orientale

Maxi-bandiera della Palestina esposta dalle finestre. Il Liceo Vico è la prima scuola occupata della città.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Studenti e manifestanti pro-Palestina hanno occupato la sede del Liceo Classico Giambattista Vico oggi a Napoli. Si tratta della prima scuola occupata nell'ambito delle contestazioni, dopo l'episodio avvenuto lunedì 6 novembre scorso, quando è stata occupata la sede dell'Università L'Orientale di Palazzo Giusso.

Maxi-bandiera della Palestina dalle finestre

Oggi pomeriggio, mercoledì 8 novembre 2023, un gruppo di studenti del ‘Collettivo Vico' e attivisti del ‘Coordinamento Kaos' sono entrati nell'istituto di via Salvator Rosa, esponendo una bandiera della Palestina gigante dalle finestre. I manifestanti hanno motivato il gesto con la volontà di “mandare un messaggio di solidarietà al popolo palestinese”.

“In continuità con l'occupazione della sede principale dell'Orientale – scrivono gli studenti – anche noi supportiamo e rilanciamo l'appello dell'università palestinese di Birzeit, invitando tuttə lə studentə del mondo accademico e liceale a mobilitarsi in solidarietà con il popolo palestinese”. Sabato prossimo, 11 novembre, è stato annunciato un presidio, alle ore 15,00, davanti al Consolato Americano di piazza della Repubblica. Un altro corteo nazionale è stato annunciato per il 17 novembre in occasione della giornata internazionale per il diritto allo studio. A Napoli partirà alle ore 9,00 da Piazza Garibaldi.

Negli scorsi giorni, il Rettore de L'Orientale, Roberto Tottoli, aveva censurato l'occupazione dell'Università, dichiarando: "Occupare chiudendo l'accesso al palazzo è un atto che non posso credere sia stato compiuto dagli studenti dell'Orientale, perché da trecento anni noi insegniamo il confronto tra tutte le culture e tutte le posizioni, confronto che deve essere sempre democratico e pacifico. La violenza non è mai una soluzione e non porta mai alla risoluzione di nessun conflitto".

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