A Napoli sequestrate due armi al giorno, sempre più minori con coltelli: la campagna dei Carabinieri

Dai fucili mitragliatori alle pistole, per arrivare ai coltelli, mazze da baseball, tirapugni e anche qualche bomba: 671 armi in totale. Un arsenale che potrebbe essere tranquillamente la dotazione di un battaglione militare, e che invece è quello che i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno sequestrato in circa 11 mesi: facendo due conti, sono oltre due armi al giorno, tra quelle rinvenute in nascondigli di fortuna o durante le perquisizioni personali.
Il dato è stato diffuso in occasione dell'avvio della campagna "La prima vittima sei tu. No alle armi", avviata ieri dal Comando Provinciale di Napoli. Nel dettaglio, a finire sotto sequestro 206 armi da fuoco, 228 da taglio, 237 tra tirapugni, nunchaku, munizioni, mazze e oggetti del genere. Le persone arrestate per porto e detenzione di armi sono state 66 (di cui 4 minori), quelle denunciate 258 (di cui 41 minori). Nel conteggio anche i delitti per i quali queste armi sono state utilizzate: 139 aggressioni con armi da fuoco, tra cui 8 omicidi e 34 lesioni; le aggressioni con armi da taglio sono state invece 97 (con nessun omicidio e 63 lesioni).
"La prima vittima sei tu", la campagna dei carabinieri
Per la campagna l'Arma ha deciso di rivolgersi prettamente ai più giovani, usando, come ha spiegato il generale Enrico Scandone, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli, "la lingua delle immagini, per arrivare diretti ai ragazzi". Da qui la scelta di utilizzare un poster, con una immagine nella quale "fosse latente quel senso di insicurezza che sollevano quelle mani armate. Una sagoma scura senza personalità che si scontra con un riflesso sfocato, con una lettura distorta di un gesto che porta solo guai. Abbiamo cercato di attribuire a quella figura un senso di insicurezza che si maschera di spavalderia – ha proseguito il Comandante Provinciale – vogliamo lanciare un messaggio chiaro ma spietato. Se premi il grilletto, se tiri una coltellata lo fai mirando prima a te stesso. La prima vittima sei tu che armi la tua mano".
