A Napoli scatta il divieto di fumo e barbecue nei giardini fino al 30 settembre
Scatta lo stato di rischio di gravi incendi boschivi a Napoli fino al 30 settembre prossimo. Il sindaco Luigi De Magistris ha emanato l’ordinanza di Protezione Civile per scongiurare i roghi. I proprietari di terreni, boschi, giardini, ma anche i distributori di Gpl e gasolio con aiuole che si trovano in città, nei pressi di strade ed edifici, non potranno lasciarli incolti. Vietato agli automobilisti gettare mozziconi di sigarette dall’auto e “nelle zone boscate, arborate e cespugliate, in tutti i terreni agricoli, pascoli, incolti, orti, parchi e giardini pubblici e privati ed in aree adiacenti, comprese le strutture e le infrastrutture all'interno” vietato accendere fuochi di ogni tipo, usare fornelli che fanno braci e faville, fumare e sparare fuochi artificiali. Stop a chi usa impropriamente il classico bbq, il barbecue per le grigliate di carne o di pesce – solo in luoghi a rischio incendio. Per i responsabili dei roghi sono previste multe fino a 500 euro.
Le misure anti-incendio per l'estate
L’ordinanza numero 1 del 17 giugno del sindaco quale Autorità comunale di Protezione Civile recita “applicazione delle misure di prevenzione rischio incendi boschivi nel periodo di grave pericolosità per gli incendi – anno 2021”. Il provvedimento discende dal decreto legislativo 2 gennaio 2018 che individua il rischio di incendi boschivi e dal Decreto Dirigenziale 237 del 14 giugno 2021 della Direzione Generale 18 per i Lavori Pubblici e la Protezione Civile della regione Campania, che ha dichiarato lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi – Anno 2021”, dal 15 giugno al 30 settembre 2021, salvo proroghe. Sempre più spesso, infatti, si verificano, soprattutto durante l’estate, incendi boschivi, anche in città, ad esempio nelle zone dove si trovano terreni incolti, pubblici e privati, con erbacce, rovi e sterpaglie che nessuno cura. I roghi di stoppie e sfalci di potature risultano ad oggi tra le cause principali di incendi boschivi a Napoli. Per i terreni incolti, l'Ordinanza Sindacale 521 del 2009 obbliga proprietari, possessori, usufruttuari, conduttori o detentori a qualunque titolo di terreni ed aree libere ubicate nel territorio comunale a mantenerli “sgomberi da sterpaglie, cespugli, rovi, ramaglie, erbe e ad effettuare idonei interventi di pulizia degli stessi”.
L'ordinanza sindacale
L’ordinanza anti-incendi dichiara “lo stato di grave pericolosità per rischio di incendi sull’intero territorio comunale fino al 30 Settembre 2021, salvo proroghe”.
Ordina ai "proprietari, ed ai conduttori, a qualsiasi titolo ed a tanto legittimati, di boschi, prati, terreni condotti a coltura agraria, a pascolo od incolti, etc., e di aree confinanti con strade, boschi, abitazioni sparse, centri urbani, strutture turistiche, artigianali e industriali, etc., di prevenire in ogni modo il possibile insorgere e la propagazione di incendi, evitando, fra l’altro, di porre in essere ogni azione determinante, anche solo potenzialmente, l’innesco di incendio", fornendo una serie di prescrizioni sulle manutenzioni e la cura del verde.
Vieta su tutto il territorio comunale, sino al 30 settembre 2021, salvo proroghe "di porre in essere ogni azione determinante, anche solo potenzialmente, l’innesco di incendio nelle aree e nei periodi a rischio” e vieta “di svolgere, nelle zone boscate, arborate e cespugliate, in tutti i terreni condotti a coltura agraria, a pascoli od incolti, orti, parchi e giardini pubblici e privati ed in aree adiacenti e/o prossime ad esse, comprese strutture e infrastrutture antropizzate poste all'interno delle predette aree” le seguenti operazioni:
- di accendere fuochi di ogni genere;
- di far brillare mine o usare esplosivi;
- di usare apparecchi a fiamma o elettrici per bruciare metalli;
- di usare motori (fatta eccezione per quelli impiegati per eseguire i lavori forestali autorizzati e non in contrasto con le PMPF ed altre norme vigenti), fornelli o inceneritori che producano faville o braci;
- aprire o ripulire viali parafuoco con l’uso del fuoco;
- di fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese, o qualsiasi altro materiale acceso o allo stato di brace e compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo immediato o mediato di incendio;
- di esercitare attività pirotecnica, accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o mongolfiere di carta, meglio note come lanterne volanti, dotate di fiamme libere, nonché altri articoli pirotecnici, o simili;
- di fermare e/o sostare al di sopra di vegetazione secca con mezzi a motore caldo;
- di transitare e/o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate, di macchia mediterranea e di ogni tipologia di superficie coperta da vegetazione, fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali, nel rispetto delle norme e regolamenti vigenti;
- mantenere la vegetazione infestante e rifiuti facilmente infiammabili nelle aree esposte agli incendi, specialmente vicino ad abitazioni, fabbricati, aree vincolate, zone boscate, linee ferrate e strade.
Chi chiamare in caso di incendio
Nel caso si verifichi un incendio o un principio di incendio, bisogna comunicarlo subito alle competenti Autorità locali, e fra queste al numero verde della Regione Campania 800449911 o a quello della sua sede territorialmente più vicina, al numero 115 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, al numero 112 o 1515 dei Carabinieri Forestali, all’Ente delegato competente per territorio, oppure agli altri Organi di Polizia.