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A Napoli restaurato “Il martirio di Sant’Orsola” di Caravaggio: a sorpresa spuntano tre nuove figure

Il quadro, considerato l’ultimo dipinto da Caravaggio, è custodito all’interno delle Gallerie d’Italia di Napoli. Dal suo restauro sono emerse tre nuove figure scomparse con il tempo.
A cura di Valerio Papadia
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A distanza di più di 400 anni dalla sua realizzazione, uno dei più noti quadri della storia dell'arte, considerato l'ultimo dipinto di Caravaggio, continua a regalare sorprese: stiamo parlando de "Il martirio di Sant'Orsola". Il quadro, custodito all'interno delle Gallerie d'Italia a Napoli, datato 1610 (il pittore lombardo morirà proprio quello stesso anno) è stato oggetto di un recente restauro, all'interno del museo partenopeo da Laura Cibrario e Fabiola Jatta, il dipinto ha regalato una incredibile sorpresa: tre figure, mai viste prima e probabilmente scomparse con il passare del tempo, sono emerse nel quadro.

Le scoperte nell'ultimo quadro di Caravaggio

Oltre a riportare il dipinto allo splendore di un tempo, con colori e forme ritornati nitidi e brillanti, il quadro ha regalato tre teste, o parti di esse. Nella fattispecie, a destra di Attila, il re unno rifiutato da Sant'Orsola, è comparsa la punta del naso di un soldato e il perimetro del suo elmo; un'altra figura, invece, indossa un cappello e potrebbe trattarsi di un pellegrino; infine, sopra la testa di Sant'Orsola quello che è l'elmo di un armigero con fessura per gli occhi.

"La responsabilità di avere in collezione l'ultimo dipinto di Caravaggio impone il coinvolgimento dei migliori studiosi, dei massimi esperti e delle imprese private con le maggiori competenze tecniche, nella consapevolezza di prendersi cura di un pezzo di patrimonio universale. Ogni decisione è presa insieme a Sovrintendenza e Ministero. Il restauro conservativo, la cura attenta, la nuova cornice e una migliore protezione permettono al pubblico di conoscere sempre meglio il valore delle collezioni di Intesa Sanpaolo" ha commentato Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo e Direttore Generale delle Gallerie d'Italia.

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