A Napoli per Maradona due giorni di lutto e bandiere a mezz’asta
A Napoli per Maradona due giorni di lutto e bandiere a mezz'asta. Il sindaco Luigi De Magistris ha firmato l'ordinanza che proclama il lutto cittadino nel giorno delle esequie di Diego Armando Maradona, che si terranno in Argentina nei prossimi giorni. Le bandiere degli edifici pubblici, invece, resteranno a mezz'asta per 48 ore, in segno di rispetto per la scomparsa del Pibe de Oro, quindi anche nelle 24 ore successive ai funerali. Maradona, oltre ad essere l'idolo di tutti i napoletani, era anche cittadino onorario di Napoli dal 2017, quando su proposta del presidente del consiglio comunale Alessandro Fucito e con la relazione in aula del presidente della commissione Sport, Carmine Sgambati, fu approvata la delibera comunale. Maradona poi venne a Napoli, a Palazzo San Giacomo, per ritirare l'omaggio della città.
"Da Napoli un amore eterno e incondizionato"
Il Comune ha anche avviato la pratica per intitolargli lo stadio San Paolo ed è stato approvato il documento per dedicargli anche una piazza. Diego Armando Maradona è morto ieri in Argentina, stroncato da un arresto cardiaco, all’età di sessant’anni. Per il Comune di Napoli, che già ieri aveva annunciato il lutto cittadino, è stato: "Il più grande calciatore di tutti i tempi, che con il suo talento e la sua magia ha onorato per sette anni la maglia della squadra del Napoli, regalandole i due scudetti della storia e altre coppe prestigiose, e ricevendo in cambio dalla città intera un amore eterno e incondizionato. Quel legame profondo e indissolubile che da subito si è creato con i tifosi, cui ha regalato successi mai conseguiti prima e ancor oggi ineguagliati, è diventato negli anni un amore viscerale con la città, un rapporto unico e saldo con l’anima più sincera della comunità partenopea".
Il Comune: "Diego ha combattuto le discriminazioni"
"Maradona – conclude il Comune nell'ordinanza – ha incarnato il simbolo di riscatto di una squadra alla quale, negli anni più bui, ha dimostrato che è possibile rialzarsi, vincere e trionfare, offrendo al tempo stesso un messaggio di speranza e di bellezza all’intera città perché attraverso le vittorie calcistiche del fuoriclasse argentino a vincere non è soltanto la squadra del Napoli, ma l’intera città di Napoli che si identifica pienamente in lui e in lui supera ogni divisione e mortificazione. Sempre dalla parte dei più deboli e della gente comune, Maradona ha combattuto i pregiudizi e le discriminazioni di cui erano ancora oggetto i napoletani all’interno degli stadi, diventando idolo dell’intera città. Mai nessuno è riuscito ad immedesimarsi in modo così completo nel corpo e nell’anima di Napoli, con la quale el pibe de oro condivide la genialità e l’unicità, ma anche la sregolatezza e i tormenti che lo rendono vero figlio della città, una città che gli perdona anche le debolezze e le fragilità dell’uomo che mai offuscano la grandezza del campione".