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A Napoli non vogliono la Venere degli Stracci? “La prendiamo noi a Ercolano” la proposta del sindaco

Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto: “Pronti a ospitare la Venere degli Stracci nel Mercato del vintage di Pugliano”
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli non vogliono più la Venere degli Stracci? Nessun problema, perché la vicina cittadina di Ercolano, celebre per gli scavi di epoca romana, è pronta ad ospitarla. "Pronti a portarla al mercato di Pugliano del vintage e degli indumenti usati". A lanciare la proposta è il sindaco Ciro Buonajuto, che entra così nella querelle estiva sulla destinazione dell'opera artistica del maestro Michelangelo Pistoletto, tra i massimi rappresentanti mondiali dell'arte povera.

La Venere degli Stracci era stata installata in piazza Municipio a Napoli la prima volta il 28 giugno 2023. Distrutta da un incendio il 12 luglio, è stata quindi riposizionata nella stessa piazza – ma questa volta con presidio h24 dei vigilantes – lo scorso marzo. Il 19 agosto scorso, a distanza di 5 mesi, sono iniziati i lavori di smantellamento. L'opera vale circa 1 milione di euro ed è stata donata al Comune dal Pistoletto l'8 luglio scorso. Dovrebbe essere collocata in via definitiva nella Chiesa consacrata di San Severo al Pendino. In piazza Municipio, invece, dal 9 ottobre dovrebbe arrivare al suo posto la scultura colossale “Tu si ’na cosa grande” del maestro Gaetano Pesce, morto lo scorso 4 aprile.

La polemica sulla destinazione della Venere

Ma sulla collocazione finale della Venere è sorta la polemica e, come si suol dire, sono volati gli stracci. Il Comitato Santa Maria di Portosalvo, con Antonio Pariante, ha lanciato una petizione online per bloccare il trasferimento alla Chiesa di San Severo a Pendino.

"La presenza di quest'opera d'arte in un luogo sacro – scrive Pariante -vè considerata impropria e irrispettosa verso la sacralità del luogo stesso. La proposta di spostamento mina il clima di rispetto e remissività che dovrebbe permeare queste aree sacre. Si chiede quindi al Comune di Napoli di valutare una diversa e migliore allocazione dell’opera tra i vari spazi espositivi e museali della città. A Napoli ci sono infatti molte strutture adatte a ospitare opere d'arte, senza compromettere l'integrità di luoghi sacri. Si chiede quindi una riflessione su molti luoghi di arte e cultura, come il Museo d'arte contemporanea Donnaregina (MADRE), o il Palazzo delle Arti di Napoli (PAN). Facciamo appello alla vostra sensibilità e al vostro amore per l'arte e la libertà di espressione, ma anche al rispetto dei luoghi di preghiera e di pace. Firmare questa petizione significa sostenere i valori del rispetto e della convivenza tra arte e sacralità".

Il sindaco di Ercolano: "La prendiamo noi"

Nella vicenda si è inserito anche il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, che ha lanciato la proposta:

"Portiamo nel quartiere di Pugliano la ‘Venere degli Stracci' del maestro Pistoletto. Ciò rappresenterebbe uno straordinario momento di arricchimento del tessuto artistico e sociale della nostra Ercolano, portando un'icona contemporanea in un contesto storico ricco di significato. Questa mattina ho inviato una richiesta ufficiale al Comune di Napoli per offrire la disponibilità della città di Ercolano ad ospitare, anche temporaneamente, l'opera del maestro Pistoletto nel quartiere di Pugliano, famoso per il suo mercato degli indumenti usati".

Già l'anno scorso, all'indomani dell'incendio, il Mercato di Pugliano offrì generosamente gli indumenti per ricostruire la Venere distrutta.

"Ercolano e, in particolar modo, il quartiere di Pugliano, dal secondo dopoguerra ospitano il Mercato del Vintage, che rappresenta una fetta importante della nostra economia, ma anche un fattore identitario al pari degli altri attrattori presenti sul nostro territorio. Oggi, la zona di Pugliano, grazie anche all'impegno dei commercianti e delle associazioni di categoria, vive una nuova primavera. Il quartiere di Pugliano, con la sua vibrante storia e la sua comunità dinamica, offre il contesto ideale per esplorare i temi universali evocati dall'opera".

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