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“A Napoli non puoi mettere il rolex a Milano sì”, scontro tra i fratelli Vesi per un video

“A Napoli non puoi mettere il rolex, a Milano sì”. Un video postato sui social da Giuseppe Vesi, della nota famiglia di pizzaioli, titolare di pizzeria Gourmet e di altri locali a Napoli e Milano, scatena l’ira dei fratelli Ferdinando e Salvatore, anche loro pizzaioli storici di ristoranti a marchio Vesi. Troppe le reazioni negative, i due fratelli si sono dissociati pubblicamente: “Un’uscita infelice. Noi amiamo Napoli”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“A Napoli non puoi mettere il rolex, a Milano sì”. Un video postato sui social da Giuseppe Vesi, della nota famiglia di pizzaioli, titolare di pizzeria Gourmet e di altri locali a Napoli e Milano, scatena l'ira dei fratelli Ferdinando e Salvatore, anche loro pizzaioli storici di ristoranti a marchio Vesi. Troppe le reazioni negative suscitate dal video, pubblicato e subito rimosso da Giuseppe. Tanto che i due fratelli hanno deciso di dissociarsi pubblicamente dall'iniziativa sfortunata con un altro post sul profilo social della nota catena di pizzerie: “Un'uscita infelice e offensiva, basata su luoghi comuni”. Giuseppe Vesi si è poi scusato con tutti i napoletani: “Non era mia intenzione offendere nessuno. Mi sono reso conto dell'errore commesso, ho provato a cancellarlo, ma era diventato virale. Oltre ad aver subito un danno, ora stanno attaccando i miei dipendenti con telefonate anonime”.

L'ira dei fratelli pizzaioli Vesi: “Ci dissociamo”

“Buonasera mi chiamo Ferdinando Vesi – scrive uno dei fratelli pizzaioli – Io e mio fratello, Salvatore Vesi, viviamo a Napoli e siamo i proprietari delle pizzerie Vesi site a Napoli centro e una con sede a Caserta. Ho deciso di scrivere queste parole perché noi Vesi siamo napoletani veraci e teniamo a precisare che, nonostante nostro fratello Giuseppe Vesi abbia avuto un'uscita infelice, irrispettosa, offensiva e soprattutto falsa e basata su luoghi comuni, nei riguardi della città di Napoli e dei Napoletani, noi da generazioni lavoriamo e abbiamo lavorato con successo restando sempre nella nostra amata città, grazie all’affetto dei Napoletani”.

“Vi chiediamo di capire la nostra posizione di imbarazzo – prosegue – poiché abbiamo visto un accanimento da parte vostra e, più che dirvi che ci dispiace tantissimo, vi chiediamo di credere che il nostro pensiero è come il vostro: noi amiamo Napoli tantissimo e voi siete la garanzia del nostro successo e il motivo della nostra scelta di rimanere qui, perché i napoletani hanno un grande cuore, grande abbastanza per comprendere e perdonare un gesto inconsulto, forse quasi inconsapevole, sicuramente leggero e non condivisibile”.

“Ci dissociamo dalle dichiarazioni di nostro fratello”

“Come in tutte le famiglie – concludono – possono accadere eventi non gradevoli, oggi nella nostra è accaduta una cosa spiacevole, che ci ha lasciato sgomenti e teniamo a precisarlo anche con grande dispiacere, perché il sangue come voi sapete è una cosa seria. Il nostro sangue napoletano merita rispetto e amore, perché noi facciamo lo stesso, in prima persona, ogni giorno. Per questo motivo ci dissociamo dalle dichiarazioni, dalle immagini riprodotte, dai toni e dal senso che il video di nostro fratello ha potuto trasmettere a ciascuno di noi napoletani. Da tutto questo, oltre che chiedervi scusa a nome suo e della sua superficialità che non merita scuse, ma solo grande compassione”.

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