A Napoli medici e infermieri protestano contro le aggressioni nei pronti soccorso
«Non possiamo continuare ad essere invisibili e aggrediti»: è questo il grido di protesta che medici e lavoratori del 118 hanno fatto sentire oggi, giovedì 28 settembre, mentre hanno prestato servizio indossando una fascia nera al braccio, in segno di lutto per le aggressioni, in tutti i principali ospedali napoletani. Una manifestazione pacifica che è servita, spiegano, per far aumentare l'attenzione sull'emergenza che continua ad esserci nei pronti soccorso del capoluogo campano e sulle loro condizioni di lavoro. Oltre a questo, il personale della sanità napoletana chiede di non essere più lasciato solo nel contrastare le minacce, le aggressioni e le violenze che sono costretti a subire per la mancanza, aggiungono, di attenzione da parte delle istituzioni.
La manifestazione di oggi è stata organizzata da Fp Cgil Campania con il patrocinio di ‘Nessuno tocchi Ippocrate', l'associazione che denuncia le aggressioni con le quali spesso convive chi lavora nel mondo della sanità. I presidi di lavoratori col lutto al braccio si sono dati appuntamento davanti ai principali pronto soccorso della città partenopea. La prima tappa è stata l'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli alle 8.30, poi si è passati all'ospedale Ospedale Civile San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, poi a Napoli agli ospedali San Paolo, Santobono e Cardarelli. La manifestazione si è quindi conclusa all'ospedale Santa Maria della Pietà di Nola.
Il problema delle aggressioni
Proprio durante la giornata di oggi, a Ponticelli un infermiere del 118 è stato aggredito e malmenato. Secondo quanto riferito proprio dall'Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, in via Benedetto Cairoli un paziente avrebbe sferrato un pugno all'infermiere intervenuto per soccorrerlo, facendogli perdere i sensi. nonostante sul posto fossero presenti anche quattro volanti delle forze dell'ordine. Si tratta dell'ultimo caso in ordine cronologico di aggressione ai danni di personale sanitario del 118 che, dall'inizio dell'anno, è stato aggredito in altri 70 casi soltanto considerando le Asl Napoli 1 Centro e Napoli 2 Nord. «Non possiamo continuare ad essere invisibili alle Istituzioni, invisibili e aggrediti – sottolinea Manuel Ruggiero, presidente di Nessuno tocchi Ippocrate – Non è più tempo di lamentarci tra di noi, dobbiamo dare un segno tangibile del nostro disagio quotidiano».