A Napoli lotta ai tavolini selvaggi di bar e ristoranti: 800 diffide e sospensioni. Licenza revocata a Chiaia
È lotta ai tavolini selvaggi di bar e ristoranti a Napoli. Da quando è entrato in vigore il nuovo Regolamento di Polizia di Sicurezza Urbana, approvato a dicembre 2022, che ha inasprito le sanzioni, sono 1.300 i verbali elevati dalla Polizia Locale nei confronti delle attività di ristorazione che non sono in regola. Mentre dai controlli eseguiti dal Suap, lo Sportello Unico Attività Produttive, sono scaturite oltre 700 diffide, circa 70 ordinanze di sospensione attività per 3 giorni per gli esercizi commerciali con o senza somministrazione ai tavoli, 20 sospensioni tra i 7 ed i 30 giorni per vendita alcol a minori e violazioni sulle norme per l’impatto acustico e anche la revoca di una licenza di un bar nella zona di Chiaia.
Tutte le regole infrante da bar e ristoranti
Nello specifico, sono stati elevati 1.330 verbali tra occupazioni di suolo abusive, vendite di alcol ai minori e violazioni della normativa sull’impatto acustico. Il nuovo Regolamento di Polizia di Sicurezza Urbana, approvato a dicembre 2022, ha introdotto nuove e più severe sanzioni a carico degli esercizi commerciali e delle attività di somministrazione. Il Comune ha disposto il potenziamento dei controlli della Polizia Locale, in particolare nelle cosiddette zone della “Movida” cittadina, per quanto riguarda le violazioni relative ai casi di occupazione abusiva di suolo pubblico, di vendita di alcolici ai minori, di vendita e somministrazione di bevande alcoliche dopo per ore 3.00 e di violazione della normativa sull’impatto acustico.
I controlli della Polizia locale
Il nuovo regolamento, infatti, prevede, dopo le comunicazioni di avvio del procedimento, in caso di reiterate violazioni, una serie di sanzioni che vanno dalla diffida, alla sospensione dell’attività per 3, 7 o 30 giorni fino alla revoca della Licenza. Dai controlli eseguiti dalla Polizia Locale di Napoli in tutta la città sono emerse numerose irregolarità. Agli accertamenti condotti dai vigili urbani sono seguite poi le attività dello Sportello Unico Attività Produttive (Suap) che hanno portato ad emettere diffide, sospensioni e revoche delle licenze.