A Napoli la guerra dei garage: a Forcella minacce all’autorimessa del rivale, arrestato
Era di ritorno dal Brasile e, appena ha messo piede nell'aeroporto di Fiumicino, ad aspettarlo ha trovato la Polizia di Stato: è stato arrestato, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, Gennaro Rapillo, titolare del garage "Spaccanapoli", a Forcella, nel cuore di Napoli. L'uomo è gravemente indiziato di estorsione aggravata dal metodo mafioso: avvalendosi del suo rapporto con i vertici del clan Mazzarella, avrebbe per mesi minacciato un concorrente che gestisce un'autorimessa nella stessa zona impedendogli di lavorare.
Il garage è quello davanti al quale, nello scorso dicembre, venne aggredito il deputato Francesco Emilio Borrelli durante una diretta sui social nella quale aveva denunciato l'occupazione abusiva della strada da parte dell'attività. Quell'episodio non viene contestato dagli inquirenti, l'ordinanza firmata dal gip del Tribunale di Napoli (su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia) arriva per una vicenda che sarebbe già in corso da tempo: Rapillo, da quando ha avviato la sua attività, nel 2022, avrebbe preso di mira la famiglia che gestisce un garage delle vicinanze, arrivando alle minacce di morte perpetrate anche citando il clan di camorra. Contestualmente il garage, che si trova in via Sant'Arcangelo a Baiano, è stato sottoposto a sequestro preventivo.
Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Napoli (dirigente Giovanni Leuci) con il supporto della Polizia di Frontiera. Secondo gli inquirenti Rapillo si sarebbe sostanzialmente garantito i clienti facendo ricorso alla violenza: avrebbe gestito il flusso delle auto in arrivo, in modo da dirottarne la maggior parte verso la propria attività, e sarebbe arrivare ad imporre che alcuni veicoli, già parcheggiati nella struttura del rivale, venissero spostati nella sua.