A Napoli in centinaia per i funerali del capo ultras “zio Padella”: corteo in centro con le bandiere
A Napoli centinaia di tifosi sono scesi in strada, al centro storico, per i funerali del capo ultras "zio Padella", al secolo Salvatore Troise, storico esponente del tifo partenopeo della Curva A e fondatore del gruppo Brigata Carolina, morto due giorni fa a 62 anni per cause naturali. Il corteo funebre con bandiere, striscioni, fumogeni e cori da stadio, sta sfilando per le strade del centro storico, da via Monteoliveto fino ai Quartieri Spagnoli, per rendere omaggio al capo ultras. Ad accompagnare il feretro che procede a passo d'uomo tifosi appiedati e decine di scooter. Traffico in tilt nella zona.
Le due curve ieri non hanno cantato per rispetto
Il corteo marcia verso i Quartieri Spagnoli, zona dove zio Padella ha vissuto. Ieri la Curva A e la curva B durante la partita contro il Barcellona valida per l'Europa League in segno di lutto non hanno cantato né sventolato le bandiere. Messaggi e striscioni sono stati esposti davanti agli ingressi di vari stadi d'Italia dai movimenti ultras in segno di rispetto: Ancona, Genova, Catania, Palermo, Milano.
La partita di ieri ha avuto un carattere particolare, perché, al di là dello sport, è avvenuta in un momento di grande tensione internazionale per la guerra in Ucraina. Prima del match alcuni tifosi napoletani avevano preparato uno striscione contro la guerra che però non è stato autorizzato all'ingresso nello stadio. Episodio che ha creato molto malumore nelle tifoserie. I due club, invece, hanno esposto un loro striscione contro la guerra che hanno esposto sul campo prima dell'inizio della partita.