A Napoli i controlli anti-contraffazione nei negozi di souvenir aperti negli ultimi anni

A Napoli continuano i controlli contro i cosiddetti "pezzotti", i prodotti falsi. A confermare che la città è ancora vittima del contraffatto è l'ultimo ritrovamento della polizia municipale, impegnata in una maxioperazione volta a contrastare il mercato parallelo. Oggi, infatti, i caschi bianchi napoletani hanno scoperto, in pieno centro storico, un nuovo esercizio commerciale che vendeva ai propri acquirenti prodotti di pelletteria che imitavano gli originali. Così nel negozio in via Domenico Capitelli, nel quartiere San Giuseppe, gli agenti della locale hanno trovato centinaia di zaini, portafogli e marsupi contraffatti, accessori che venivano venduti privi di qualsiasi attestazione di lecita provenienza e di genuinità del marchio. E lo faceva alla luce del sole senza alcun timore, proponendo gli oggetti falsi come veri e quindi fabbricati da un noto produttore americano. Vittime delle truffa sono stati i clienti abituali così come anche quelli occasionali, i tanti turisti in visita nella città.
Tutto in piena violazione dell'articolo 474 del codice penale, quello che punisce l'introduzione nello Stato e la messa in commercio di prodotti industriali con segni mendaci. Il materiale, sequestrato, è stato subito messo a disposizione dell'Autorità giudiziaria competente mentre il titolare dell'attività, un cittadino del Bangladesh, è stato deferito per contraffazione e per danno all'industria nazionale ai sensi dell'articolo 517 del codice penale. A Napoli sono sempre di più i controlli della polizia municipale per fermare il dilagare del mercato parallelo, quello del falso. L'azione delle forze dell'ordine, di recente, si sta concentrando con intensità sempre maggiore verso i negozi di souvenir aperti negli ultimi anni in particolare nel centro storico, nei quartieri più popolati e col maggior afflusso turistico. Quelli che sempre più spesso propongono in vendita oggetti contraffatti.