A Napoli corteo pro-Palestina e per ricordare la Nakba, l’esodo forzato del 15 maggio 1948
Nuovo corteo pro-Palestina a Napoli per chiedere la fine della guerra: giovani, studenti e attivisti hanno sfilato per le vie cittadine con le bandiere dello stato palestinese chiedendo lo stop al genocidio a Gaza. Il corteo ha attraversato il quartiere di Chiaia e si è spostato poi verso piazza Vittoria, e da lì verso il lungomare. Traffico veicolare in tilt per la presenza dei manifestanti sulla carreggiata.
Il corteo, partito da via Porta di Massa, è stato organizzato per ricordare i 76 anni della Nakba, l'esodo forzato dei palestinesi dal loro territorio a seguito del ritiro dei britannici dalla Palestina a cui seguì prima la proclamazione dello Stato di Israele e poi la guerra tra quest'ultimo e gli stati arabi confinanti: si calcola che durante l'esodo, oltre 700mila palestinesi dovettero lasciare le proprie case e la propria terra, e ancora oggi i loro discendenti, stimati in oltre 5 milioni di persone, vivono chi nei campi profughi, chi sparsi tra Giordania, Striscia di Gaza, Cisgiordania, Siria e Libano.
"La lotta del popolo Palestinese per la sua esistenza e liberazione è di fondamentale importanza per tutti gli oppressi del mondo", si legge nei volantini dei manifestanti, scesi in piazza per ricordare quel giorno: sebbene l'esodo iniziò già nel 1947, questo fu di proporzioni minori e su base quasi volontaria. Il 15 maggio del 1948, con lo scoppio del conflitto vero e proprio, i profughi raggiunsero cifre enormi, pari a diverse centinaia di migliaia, in una vera e propria fuga per la sopravvivenza. Da allora, viene ricordato il 15 maggio come il giorno della Nakba, sebbene questa sia continuata anche negli anni successivi, raggiungendo le cifre di oggi di oltre 5 milioni tra profughi e rifugiati.