A Napoli ci sono sempre meno bambini che si chiamano Gennaro
Il nome "Gennaro" sta lentamente sparendo. Sempre meno nuovi nati infatti ricevono il nome del santo patrono della città partenopea, e si tratta di un trend in continuo calo. Nel 2019 per la prima volta il numero di nuovi nati con questo nome è sceso sotto le trecento unità in tutta Italia: un dato che ha fatto scattare una sorta di "campanello d'allarme" da parte di chi difende la tradizionale nomenclatura napoletana. Restano invece in auge i "Giuseppe" (nome più diffuso in tutta Italia) e i "Ciro". Nella classifica tutta napoletana dei nomi ai nascituri spiccano anche gli Antonio, i Salvatore ed i Giovanni.
"Napoli rischia così di perdere una delle sue più antiche e belle tradizioni non scritte, che, in passato, voleva che in ogni famiglia vi fosse un figlio, per lo più il primogenito, che tramandasse il nome del Santo Patrono, tradizione che ha certamente contribuito a far conoscere il capoluogo partenopeo nel mondo", ha sottolineato Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari di Napoli, "Bisogna assolutamente risalire la china. Per agevolare questa risalita rilancio la proposta, già avanzata negli anni scorsi, senza però alcuna risposta operativa da parte delle amministrazioni regionale e comunale, di offrire un omaggio simbolico, che potrebbe essere rappresentato da un corredo per il neonato o da un buono corrispondente all’equivalente in euro, da spendere in esercizi commerciali per neonati, a quelle coppie che scelgano di chiamare Gennaro o Gennara il nascituro o la nascitura".
Il nome Gennaro è la forma italiana del nome latino Ianuarius, a sua volta relativo al dio Ianus (Giano). Letteralmente, Gennaro significa "nato a gennaio" ma anche "dedicato a Giano". Di fatto, i latini davano questo nome ai bambini nati in quel mese, che sempre al dio Giano era dedicato. Diffusissimo a Napoli e provincia grazie all'omonimo santo patrono, è molto presente anche a Genova, dove ha dato origine anche al cognome Gennari: la sua diffusione nel capoluogo ligure è dovuta alla venerazione antica per il dio Giano a cui la città di Genova, in latino Ianua, era devota.