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A Napoli c’è ancora qualcuno che fa la truffa delle 3 campanelle in strada

La truffa delle 3 campanelle ancora in voga a Napoli: poliziotti bloccano i truffatori con un banchetto al rione Forcella.
A cura di Redazione Napoli
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Non sappiamo se fra i poliziotti del commissariato Vicaria-Mercato che sono intervenuti ve ne fosse qualcuno non napoletano che si è stupito. Una cosa è certa, partenopei o no, c'è una domanda che accomuna tutti: «Possibile che qualcuno ci caschi  ancora?». Ebbene, la risposta è sì.  «I fessi sono in esubero», soleva dire Totò e probabilmente la frase è ancora d'attualità se la polizia è costretta a bloccare e denunciare i truffatori del gioco delle 3 campanelle e della pallina.

Trattasi di una truffa tipica: banchetto in legno con panno monocolore, bianco o nero; tre campanelle di metallo che celano una pallina. Chi indovina, vince. Ma non si indovina mai. Motivo? La pallina è abilmente tenuta fra le mani del truffatore e non sotto la campanella che si sposta veloce, quasi ipnoticamente. Tutt'intorno l'autore del trucco ha una serie di complici: un palo che controlla se ci sono problemi e uno o più finti scommettitori che si accaniscono e addirittura vincono.

Il giochetto dura dalla notte dei tempi e anche ieri è andato in scena: durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in corso Umberto all’altezza di via Egiziaca, nel rione Forcella, i poliziotti hanno notato un uomo vicino ad un banchetto insieme ad altre persone che ha ricevuto una banconota da 50 euro mentre armeggiava con tre campanelle occultando una pallina. Alla vista della volante, il gruppo di persone e la vittima si sono allontanate rapidamente mentre gli operatori hanno raggiunto e bloccato il truffatore e un complice, che aveva il ruolo del “finto scommettitore”, trovandoli in possesso dei soldi ricevuti poco prima.

Denunciati per truffa ed esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa un 52enne nato a Bologna e un 39enne di Aversa (Caserta), entrambi con precedenti di polizia. Nei loro confronti è stato avviato il procedimento amministrativo finalizzato all’emissione del divieto di ritorno nel Comune di Napoli, il cosiddetto Daspo amministrativo.

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