A Napoli 184 sfollati per il terremoto, tutti da Bagnoli. Aperta struttura di Marechiaro

Sono 187 in totale, per 87 nuclei familiari, gli abitanti di Bagnoli che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni a seguito della scossa di terremoto della notte tra il 12 e 13 marzo (magnitudo 4.4 Richter) e di quelle avvenute il 14 e il 15 marzo, con magnitudo rispettivamente di 3.5 e 3.9. Degli sfollati, 19 sono ospitati nell'hub allestito in via Acate, nella sede della Municipalità.
In queste ore i tecnici del Comune di Napoli, della Protezione civile e dei Vigili del Fuoco stanno proseguendo nei controlli sia presso strutture pubbliche che presso i fabbricati privati; le verifiche nelle scuole della Decima Municipalità (Bagnoli-Fuorigrotta) proseguiranno fino a domani, con l'obiettivo di riprendere l'attività didattica in tutti gli istituti.
Da Bagnoli sfollate 87 famiglie
Nel dettaglio, le persone che sono state allontanate dai propri appartamenti nella giornata di oggi, 15 marzo: 10 persone (3 famiglie) da via di Niso; 26 persone (10 famiglie) da via Miseno; 49 famiglie (100 persone circa) da via Bagnoli; via Eurialo 27: 20 persone (5 famiglie); inagibile anche un edificio disabitato in via Pozzuoli.
Complessivamente, considerando anche gli sfollati accertati ieri, il totale delle persone senza casa è salito a 184 (di cui 37 ospitate in strutture alberghiere), corrispondenti a 87 nuclei familiari. Al momento sono 19 gli alloggiati in via Acate: agli 11 che erano già presenti ieri sera se ne sono aggiunti otto oggi.
Apre la struttura di Marechiaro con 40 posti
Il Comune di Napoli ha deciso di mettere a disposizione dei cittadini la struttura di Marechiaro denominata "Francesco e Chiara"; potrà ospitare circa 40 persone ed è dotata di camere e bagni accessibili a persone con disabilità. Sarà destinata a chi si trova in situazioni di difficoltà familiare. In particolare, potranno accedervi persone con disabilità, parenti con mobilità ridotta, famiglie con neonati che, pur non avendo subito danni alle proprie abitazioni, si trovano in condizioni logistiche complesse o vivono un forte stress psicologico tale da non sentirsi al sicuro nelle proprie case. L'iniziativa è stata voluta dall'Assessorato al Welfare, su indicazione del sindaco Manfredi, per offrire un ulteriore sostegno ai cittadini più fragili.