È ufficiale: a Giogiò Cutolo e Francesco Pio Maimone saranno intitolati centri giovanili a Napoli
Il Comune di Napoli vuole onorare la memoria di Francesco Pio Maimone e Giovanbattista Cutolo, i due giovani uccisi in città nel 2023: a loro, infatti, saranno intitolati due centri giovanili in città. È questa la proposta della presidente del Consiglio comunale di Napoli Enza Amato e del capogruppo di Manfredi Sindaco, Fulvio Fucito.
A Francesco Pio Maimone, 18 anni, ucciso esattamente un anno fa, nella notte tra il 19 e il 20 marzo del 2023, da un proiettile vagante sul Lungomare di Napoli, verrà intitolato il centro "La casa della cultura e dei giovani" a Pianura, il quartiere della periferia Ovest nel quale viveva. A Giovanbattista Cutolo, 24 anni, ucciso a colpi di pistola durante una lite il 31 agosto 2023 in piazza Municipio, verrà invece intitolato il centro giovanile Asterix a San Giovanni a Teduccio, periferia Est di Napoli.
Il sindaco Gaetano Manfredi, a proposito delle iniziative intraprese per onorare la memoria dei due giovani, ha dichiarato:
La reazione della città dopo l’assassinio di Francesco Pio e di Giogiò è stata la riprova della volontà della maggioranza dei napoletani di mettere un argine al dilagare della violenza giovanile e di combattere per la legalità. Per farlo è necessario uno sforzo comune: delle istituzioni, delle agenzie educative e della società civile. Siamo stati vicini ai familiari di Francesco Pio e di Giogiò battendoci inoltre a livello nazionale per ottenere più mezzi e più risorse per garantire la sicurezza in città. Solo operando insieme possiamo combattere la cultura dell’illegalità e offrire ai nostri ragazzi prospettive diverse e possibilità concrete di realizzare le loro aspirazioni. Atti come questo non rappresentano solo gesti simbolici, ma sono un monito all’impegno a cui noi tutti siamo chiamati
I promotori dell'iniziativa, Enza Amato e Fulvio Fucito, hanno invece dichiarato:
Dietro i terribili fatti accaduti lo scorso anno si nascondono storie di disagio, di delinquenza, di povertà educativa e di incapacità di gestire le relazioni umane: tutti fattori che alimentano fenomeni di violenza e di prevaricazione. Ma con questa iniziativa vogliamo andare oltre il dolore, l’indignazione e la condanna e mantenere viva, nelle generazioni future, la memoria di questi due ragazzi come esempio di moralità e rettitudine, per ispirare ai valori della non violenza, al rispetto della persona umana, alla convivenza civile e all’educazione alla legalità. Nel nome di Francesco Pio e di Giogiò possiamo radicare il seme di un futuro migliore per i nostri giovani