Distrutta da un incendio la Venere degli Stracci a Napoli. ll rogo è di natura dolosa

Le immagini del rogo divampato alle prime luci dell’alba, che ha distrutto la Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto in piazza Municipio a Napoli: si indaga sulle cause dell’incendio.
A cura di Valerio Papadia
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Il rogo dell'opera d'arte di Pistoletto
Il rogo dell'opera d'arte di Pistoletto

Alle prime luci di mercoledì 12 luglio, è andata a fuoco la Venere degli Stracci, l'opera di Michelangelo Pistoletto che era stata installata alla fine dello scorso mese di giugno in piazza Municipio. Intorno alle 5.30 del mattino l'installazione artistica è stata avvolta dalle fiamme, dalle quali si è innalzata una densa nuvola di fumo nero che si è stagliata su gran parte del centro cittadino: sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco, che hanno estinto il rogo, di natura dolosa. L'area è stata messa sotto sequestro per i rilievi di rito.

L'opera intera, ovvero gli stracci e la Venere (era una riproduzione, ovviamente, di materiale plastico) sono andate totalmente incenerite. Solo la griglia di metallo sottostante ha resistito.

Nelle ore immediatamente successive ai fatti molti napoletani hanno collocato fiori e biglietti sull'area del rogo, a testimonianza del profondo impatto emotivo che l'incendio all'opera ha suscitato nei confronti di chi ama l'arte.

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Si indaga sulle cause dell'incendio

L'incendio è doloso ma saranno i rilievi dei pompieri e delle forze dell'ordine, nelle prossime ore, a determinare le cause esatte, al momento non si esclude nessuna ipotesi. Gli inquirenti stanno esaminando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della piazza per acquisire elementi utili alle indagini. Nel pomeriggio, Fanpage.it ha appreso che è al vaglio il profilo di un sospettato, un senzatetto, ritenuto responsabile del gesto.

Secondo la Fondazione Michelangelo Pistoletto, che ha parlato insieme al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi davanti ai resti dell'opera, negli ultimi giorni sui social network era nata una specie di gara tra bande di ragazzini su chi avrebbe per primo dato fuoco all'installazione dell'artista biellese.

Il significato della Venere degli Stracci di Pistoletto

Dell'opera, concepita da Pistoletto alla fine degli anni Sessanta, esistono varie versioni, tra cui una esposta al Museo Madre, il museo di arte contemporanea che sorge nel cuore di Napoli.

La scultura installata in piazza Municipio era una riproduzione della "Venere con mela" dello scultore danese Bertel Thorvaldsen; a questa, sono affiancati degli stracci, dei vestiti messi alla rinfusa, che simboleggiano la contrapposizione tra la bellezza classica e il disordine della vita moderna.

Le reazioni al rogo della Venere degli Stracci

«A me dispiace tantissimo perché sono un estimatore all'artista Pistoletto. Poi però bisogna capire cosa è successo, questo ce lo diranno gli inquirenti». Lo dichiara il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, cui fa eco il sottosegretario e critico d'arte Vittorio Sgarbi:

La vera vita di un'opera morta, riproduzione di un'antica idea, come sempre in Pistoletto un concetto, è nel falò che l'ha fatta ardere all'improvviso e diventare da provocazione, emozione. Sono certo che essendo riproducibile, come era riprodotta, Pistoletto in cuor suo si sarà esaltato nel vederla bruciare e quindi vivere.

Andranno cercati, inseguiti, puniti, perché non sanno quello che fanno. Ma dovremo farli conoscere e incontrare con Pistoletto perché siano perdonati comprendendo il senso catartico della loro azione.

L'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, esprime «dispiacere e sconcerto per un atto che lede l'immagine della città e della sua gente e offre una narrazione distorta di quello che è il genio autentico dei Napoletani i quali nel corso dei secoli si sono dimostrati capaci di accogliere, valorizzare, tutelare, diffondere l'arte in ogni sua forma, al di là dei gusti e delle valutazioni personali».

Più duro nella sua posizione è il  presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca:

È un atto grave quello compiuto contro l'opera di Pistoletto e ci auguriamo che sia al più presto chiarito nelle responsabilità. Ed è la conferma, in ogni caso, che occorre sempre maggiore rigore contro atti di vandalismo, oltraggio e sfregio, che prendono di mira beni culturali e artistici.

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