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A causare l’incendio nella fabbrica La Torrente sarebbero stati fuochi d’artificio esplosi in strada

I carabinieri, che indagano sul grosso incendio divampato nell’azienda che produce pelati e passate, propendono per la pista dei fuochi d’artificio. Nella strada dietro la fabbrica è infatti stata rinvenuta una batteria.
A cura di Valerio Papadia
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Non si registrano feriti, al momento, nel grosso incendio divampato nella tarda mattinata di oggi nello stabilimento dell'azienda conserviera "La Torrente" a Sant'Antonio Abate, nella provincia di Napoli. Dopo il grande spavento, con alcune abitazioni attigue che sono state evacuate preventivamente, ora spazio alle indagini sulle cause del rogo. I carabinieri della locale stazione e quelli del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, che hanno effettuato i rilievi necessari a fare luce su quanto accaduto, non escludono nessuna ipotesi, ma propendono maggiormente per la pista legata ai fuochi d'artificio.

Sulla strada alle spalle dello stabilimento, infatti, i militari dell'Arma hanno rinvenuto una batteria di fuochi pirotecnici, fatta esplodere da alcuni residenti; sarebbero stati poi i fuochi a raggiungere la fabbrica e a dare origine al rogo. La batteria è stata posta sotto sequestro e le indagini dei carabinieri proseguono per fare piena luce sulla vicenda.

Il grosso incendio nello stabilimento "La Torrente" è divampato poco dopo le 11 di questa mattina. Dal rogo si è sprigionata una grossa nuvola di fumo nero, che si è stagliata sopra la cittadina ed è stata avvistata anche a molti chilometri di distanza, in gran parte della zona Vesuviana. Sul posto sono giunte sei squadre dei vigili del fuoco, arrivati anche dai comandi provinciali di Salerno, Caserta e Avellino, che si sono subito adoperato per domare le fiamme. Come detto, alcune case che sorgono nelle immediate vicinanze della fabbrica sono state evacuate in via precauzionale dai vigili del fuoco per evitare che potessero esserci conseguenze per i residenti.

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