A Capodichino col bagaglio pieno di lumache giganti vive: portate dall’Africa per mangiarle
Le aveva comprate nel suo Paese d'origine e le aveva portate in Italia per mangiarle. Così si è giustificato il cittadino africano che, appena arrivato nell'aeroporto di Capodichino, aveva con sé un sacco di iuta pieno di chiocciole giganti di terra vive. Si tratta di una specie originaria dell'Africa orientale ma ormai diffusa in gran parte del mondo, specialmente in aree dai climi temperati, inserita tra le 100 invasive molto dannose e i cui esemplari possono raggiungere i 900 grammi di peso e i 25 centimetri di lunghezza; effettivamente commestibile, deve essere preparato con le dovute attenzioni per essere sicuri di eliminare un parassita che può essere presente e può causare meningite.
L'uomo, originario della Nigeria e residente nella provincia di Caserta, era partito dal Benin con un volo che aveva fatto scalo ad Instanbul ed era poi ripartito alla volta di Napoli. Aveva superato senza problemi i controlli nello scalo turco ma, una volta sceso a Napoli, è stato fermato dai funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Ufficio delle Dogane di Napoli 1 – Sot Aeroporto di Capodichino. Il suo bagaglio è stato controllato ed è stato quindi trovato il sacco di iuta, contenente gli esemplari vivi, privi di qualsiasi etichetta e documentazione sanitaria accompagnatoria.
Alle domande dei funzionari l'uomo è apparso spaesato, credeva di non avere compiuto alcun illecito: le aveva acquistate nel suo Paese, ha spiegato, e voleva portarle a Caserta per mangiarle, non essendo a conoscenza delle norme che regolavano questo tipo di trasporto. Gli esemplari sono stati controllati dall'Uvac/Pfc (Uffici veterinari per gli adempimenti degli obblighi comunitari/Posti di controllo frontaliero) che ne ha disposto il sequestro e la distruzione.