A Boscoreale palloncini bianchi per ricordare Antonio Morione, il pescivendolo ucciso a Natale
Palloncini bianchi e candele accese per ricordare Antonio Morione, il pescivendolo di Boscoreale ucciso l'antivigilia di Natale dai rapinatori che gli avevano rubato l'incasso. Stamattina, 23 gennaio 2022, nel comune del Napoletano, è stato acceso il cero della giustizia e sono stati lanciati in cielo i palloncini bianchi. La cerimonia, organizzata dall'associazione Libera contro le mafie, si è tenuta all'esterno della pescheria di Antonio, in via Della Rocca. Durante la celebrazione è stata recitata anche una preghiera. Davanti alla pescheria è stato allestito un tavolino con un libro, dove chi lo vorrà potrà lasciare un pensiero di solidarietà e vicinanza alla famiglia, o scrivere un ricordo o una preghiera per Antonio. Un mese dopo quell'efferato delitto, purtroppo, i suoi assassini sono ancora liberi.
Libera: "Bisogna ribellarsi ai clan e alla violenza"
"L'ennesimo atto di violenza – ha commentato don Ciro Cozzolino, parroco della chiesa Santissima Trinità di Torre Annunziata, e referente di Libera del comune oplontino – questa volta perpetrato nei confronti di un commerciante. C'è una camorra arrogante, violenta che, armi in pugno, vuole imporre la sua autorità sul territorio. Noi non ci stiamo e della volontà di riscatto di questo territorio, dei cittadini e delle cittadine, si è fatto portavoce l'arcivescovo di Napoli, monsignor Battaglia, proprio durante la celebrazione dei funerali di Antonio Morione, chiedendo di ribellarsi ai clan".
Il figlio di Antonio accende un cero per il papà
Tancredi Morione, il figlio di Antonio, ha acceso il cero della giustizia. Mentre il sindaco di Boscoreale, Antonio Diplomatico, ha ricordato che il Comune ha deliberato il rimborso delle tasse per la famiglia del pescivendolo: "Un piccolo gesto di vicinanza, rispetto ad una tragedia immane". Per il primo cittadino, "la giustizia deve quanto prima mettere dentro queste belve". Sul posto anche il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Luigi Gallo, che ha incontrato i familiari di Morione: "Abbiamo partecipato con il dolore nel cuore ma anche con la forza per chiedere giustizia per Antonio Morione, vittima innocente. L'obiettivo è stato chiamare a raccolta l'impegno collettivo per le vittime della camorra ma anche ribadire il nostro impegno come parlamentari nella lotta alla criminalità. Insieme ai parenti delle vittime e ad associazioni come Libera possiamo creare un sodalizio di legalità per l'intero territorio. Insieme per superare gli ostacoli e sostenere chi subisce ingiustizie".