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A Baiano un gruppo di giovani profana la statua di Padre Pio, il sindaco: “Inaccettabile”

Le immagini di un gruppo di ragazzini che oltraggia la statua di Padre Pio a Baiano sono finite in Rete. Il sindaco: “Senza parole, gesto inaccettabile”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un gruppo di ragazzini ha profanato e oltraggiato la statua di Padre Pio in pieno centro a Baiano, nella provincia di Avellino. Il video con le immagini è poi finito in Rete, suscitando l'ira di molte persone, tra cui quelle dell'amministrazione comunale baianese. Lo stesso Enrico Montanaro, sindaco di Baiano, si è detto "senza parole", postando e commentando il video.

"Un gruppo di ragazzini che, con totale mancanza di rispetto, profanano la statua di Padre Pio in piazza, scavalcandola e sedendosi sopra come fosse un semplice arredo urbano. Questo non è solo un gesto di maleducazione", ha proseguito il primo cittadino, "ma un segnale allarmante di un vuoto di valori che non possiamo ignorare. Dove sono il rispetto, l’educazione, il senso del sacro? È inaccettabile che simboli della nostra fede e della nostra cultura vengano trattati con tale superficialità".

Il sindaco Montanaro ha quindi concluso:

È chiaro che si tratta di un bravata di ragazzini, ma esiste crediamo un limite di decenza che non va mai superato, quindi il nostro appello è soprattutto ai genitori affinché facciano capire ai propri figli la gravità di un gesto del genere.
Presto adotteremo nuove misure di sicurezza, con l'installazione di nuove telecamere sia in piazza F. Napoletano che in Villa Comunale, al fine di evitare che episodi del genere possano ripetersi.

Sulla vicenda si è espresso poi anche Francesco Emilio Borrelli, deputato dell'Alleanza Verdi-Sinistra, che ha aggiunto: "Quello di Baiano è un gesto inqualificabile frutto di una sub-cultura che caratterizza sempre più spesso l’agire di tanti giovanissimi inebriati dalla violenza, da una profonda ignoranza e da un degrado morale preoccupanti. I protagonisti di questa vergogna", ha aggiunto Borrelli, "possono essere facilmente identificati e puniti come meritano, ma di certo le loro famiglie non possono chiamarsi fuori dal disastro sociale che stanno producendo. Le responsabilità devono ricadere anche su di loro perché di certo non è tollerabile che le evidenti incapacità genitoriali vengano pagate dall’intera comunità"

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