A Bagnoli lo scontro tra clan per il parcheggio abusivo: pistola carica nell’aiuola a Coroglio
Un colpo in canna, altri undici nel caricatore. Era pronta a sparare, la Beretta 98Fs recuperata dai carabinieri in un'aiuola a Coroglio, nella zona dei locali della movida di Bagnoli. È la seconda rinvenuta nel quartiere in pochi giorni: la settimana scorsa due uomini erano stati fermati con una pistola mitragliatrice. I due episodi potrebbero non essere collegati tra loro, ma inquadrarsi nello stesso scenario: nel quartiere di Napoli Ovest gli equilibri criminali sono estremamente labili, situazione sfociata nel raid del 6 settembre, quando una decina di giovani hanno sfilato mostrando le armi ai passanti.
Tra i principali motivi delle nuove frizioni tra i clan ci sarebbe il business del parcheggio: l'enorme flusso di denaro, gestito di volta in volta dal clan al momento dominante, aveva già portato nel 2016 all'omicidio di un abusivo che non aveva voluto pagare la tangente al gruppo criminale subentrato.
Trovata pistola nell'aiuola a Coroglio
La Beretta, che conteneva 11 proiettili claibro 9×21 e uno in canna calibro 9×19, è risultata rubata nel dicembre 2020 in un'abitazione privata di Casoria, in provincia di Napoli. Al momento del ritrovamento era stata abbandonata nell'aiuola. Non si esclude che non fosse quello il nascondiglio abituale, potrebbe essere stata lanciata all'ultimo momento da qualcuno che girava armato nella zona della movida e potrebbe avere visto arrivare i carabinieri. Sempre in via Coroglio, in un'altra aiuola, i militari hanno trovato cento grammi di hashish. Nel corso del controllo sono stati denunciati diversi parcheggiatori abusivi che stavano chiedendo soldi agli automobilisti nei pressi dei locali notturni.
In giro con una mitragliatrice, arrestati
La sera del 17 settembre la Polizia aveva arrestato due uomini in via Coroglio, trovati in possesso di una mitragliatrice VZ61 con matricola abrasa, 108 proiettili di diverso calibro, un’ascia e una mazza di legno di 50 cm. Il figlio di uno dei due, attualmente detenuto, è ritenuto vicino al clan Esposito e, secondo un collaboratore di giustizia, avrebbe preso parte al raid del gruppo di Bagnoli con l'appoggio dei Calone-Marsicano-Esposito di Pianura contro un uomo legato ai Troncone per un debito non pagato nel settembre 2020.