A Bagnoli 184 evacuati, cittadini in corteo: “Non vogliamo contare i morti”

In centinaia hanno marciato con lo slogan: "Non vogliamo contare i morti" per le vie di Bagnoli, il quartiere ad ovest di Napoli più colpito dalle scosse di magnitudo 4.4 di giovedì 13 marzo all'1.25 di notte e di magnitudo 3.5 delle ore 19.44 di venerdì 15. Sono le stesse cittadine e cittadini che la notte del 13 marzo hanno fatto irruzione nell'area ex Nato di Bagnoli in cerca di un rifugio.
Tra i vari temi portati dai cittadini all'attenzione dei media e della comunità c'è la creazione di punti di ritrovo attrezzati permanenti da individuarsi nell'area ex Nato, nella Mostra d'Oltremare e a piazza a Mare a Bagnoli, luoghi che, secondo i cittadini, dovrebbero essere resi accessibili attraverso la predisposizione di una serie di vie di fuga. Altro tema centrale quello delle perizie delle case danneggiate dalle scosse e il conseguente destino delle famiglie evacuate: "Pretendiamo che chiunque ne abbia bisogno – hanno affermato i manifestanti – debba ricevere assistenza e una sistemazione rapida e dignitosa".
Prima di raggiungere i cancelli dell'ex base Nato, il corteo ha fatto tappa nella sede della X Municipalità, Fuorigrotta – Bagnoli, dove è attivo il servizio di censimento e richiesta dei sopralluoghi, presidiato dall'assessore al Welfare del comune di Napoli Luca Trapanese che già dalla mattina ha supervisionato le operazioni di censimento: "Ho ascoltato i cittadini e raccolto una serie di input sui problemi legati al censimento, in particolare le difficoltà di quei cittadini che per varie ragioni non riescono a raggiungere la Municipalità per compilare i moduli necessari per la richiesta dei sopralluoghi. Al momento ci sono 184 persone allontanate dai propri appartamenti, in questo momento 19 sono qui e altre raggiungeranno la struttura di Marechiaro messa a disposizione del Comune, ma non tutte le famiglie sono censite, questo è il problema".