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A Bacoli un ulivo per Giovanni Palatucci, il Questore che salvò migliaia di ebrei a Fiume

Un ulivo è stato piantumato a Bacoli (Napoli) per ricordare Giovanni Palatucci, “Giusto tra le Nazioni”, l’ex Questore di Fiume che salvò la vita a migliaia di ebrei.
A cura di Nico Falco
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Un ulivo, simbolo di pace e di rinascita, ricorderà a Bacoli Giovanni Palatucci, l'ultimo Questore di Fiume, che prima di morire nel campo di concentramento di Dachau salvò la vita a migliaia di ebrei. La cerimonia di piantumazione si è svolta questa mattina nel parco Vanvitelliano del comune del Napoletano, alla presenza del Questore di Napoli, Alessandro Giuliano, del sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione e del giornalista e scrittore Nico Pirozzi, presidente dell’associazione “Memoriae – Museo della Shoah”.

Palatucci, poliziotto e vice commissario aggiunto di pubblica sicurezza, è stato insignito della Medaglia d'Oro al Merito Civile nel 1995. La sua storia è stata riscoperta dopo la Seconda Guerra Mondiale, anche grazie allo zio, il vescovo Giuseppe Maria Palatucci, che nel 1952 aveva raccontato del suo impegno per salvare la vita a migliaia ci cittadini ebrei vittime delle persecuzioni razziali, anche distruggendo i fascicoli che ne avrebbero determinato la deportazione, a partire dal 1937, quando era addetto all'ufficio stranieri, al settembre 1944, quando fu arrestato dai tedeschi; deportato nel campo di Dachau il 22 ottobre 1944 (con numero identificativo 117826), morì di stenti il 10 febbraio 1945, 78 giorni prima che il campo venisse liberato.

Nel 1990 lo stato di Israele ha riconosciuto Palatucci "Giusto tra le Nazioni", titolo assegnato ai non ebrei che hanno agito, anche a rischio della propria vita, per salvare gli ebrei dal Reich e dalla Shoah; la Chiesa Cattolica ha avviato il processo canonico di beatificazione e nel 2004 lo ha riconosciuto come Servo di Dio, titolo che viene assegnato dopo la morte a persone che si siano distinte per "santità di vita".

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