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Spari davanti al centro commerciale Elefantino: tre colpi tra la folla, ipotesi controversia immobiliare

Feriti i due obiettivi ma anche l’aggressore, caduto a terra; gli spari davanti al centro commerciale Elefantino di Alife (Caserta), contro due dei proprietari della struttura.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Potrebbe esserci stata una controversia immobiliare all'origine della sparatoria che si è consumata ieri mattina nel parcheggio di un centro commerciale ad Alife, in provincia di Caserta, col bilancio di tre feriti: in ospedale le due vittime ma anche l'aggressore, spinto a terra da una delle persone a cui aveva sparato. Sull'accaduto indagano i carabinieri di Piedimonte Matese, al momento il movente resta ancora in via di definizione anche se tra i tre sarebbe emerso un collegamento relativo proprio alla proprietà di immobile. Ad aprire il fuoco l'80enne Vincenzo Di Matteo, ex dipendente tecnico amministrativo di una scuola, mentre i due feriti sono Antonio Visone, 50 anni, e il cugino Antonio Visone, appartenenti alla famiglia che ha costruito e che gestisce il centro commerciale Elefantino, davanti al quale è avvenuto quello che ha tutta l'aria di essere un agguato. Di Matteo, ricoverato per la botta alla testa, è stato arrestato oggi, 23 aprile; il provvedimento verrà vagliato nell'udienza di convalida, che si dovrebbe tenere domani.

L'agguato davanti al centro commerciale ad Alife

Ieri mattina Di Matteo si è presentato davanti al centro commerciale armato di una pistola calibro 7.65, che successivamente è stata sequestrata e su cui sono in corso accertamenti. In quei momenti erano tante le persone che affollavano la struttura. L'anziano avrebbe aspettato che i due bersagli uscissero per andare verso il parcheggio. A quel punto, avrebbe esploso almeno tre colpi di pistola in rapida successione, scatenando il panico. Raffaele Visone è stato colpito a un gluteo; il cugino Antonio è stato ferito di striscio ad una gamba e si è avventato contro l'aggressore per disarmarlo; l'80enne è caduto a terra, ha perso la pistola e ha sbattuto la testa. In quelle fasi concitate clienti e dipendenti si sono rifugiati nei negozi e all'esterno del locale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Piedimonte Matese, che hanno recuperato la pistola e avviato le indagini. I sanitari del 118 hanno portato i tre in ospedale, a Piedimonte Matese; Raffaele Visone è stato successivamente trasportato a Caserta per essere operato per l'estrazione del proiettile. Nessuno dei tre è in pericolo di vita.

L'ipotesi della controversia immobiliare

Le indagini sono coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Sul movente sono in corso verifiche, ma tra le ipotesi spunta quella della controversia immobiliare coi Visone. Di Matteo potrebbe avere ricevuto notizie negative prima di Pasqua ed avere quindi aspettato il primo giorno utile per tendere l'agguato alle vittime in un luogo dove sapeva che le avrebbe trovate.

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