De Laurentiis: “Centro Sportivo? Da settembre lavori a spese mie. Sullo stadio Maradona..”

Aurelio De Laurentiis a tutto campo: a poche ore da Monza-Napoli, gara che gli Azzurri di Antonio Conte non possono sbagliare se vogliono coltivare il sogno Scudetto (in caso di successo, i Partenopei aggancerebbero in testa l'Inter, impegnata poi a Bologna), il patron del Calcio Napoli è tornato a parlare, tra i tanti argomenti trattati, anche sulle questioni Stadio Maradona e Centro Sportivo.
"Se dovessi abbandonarlo (l'impianto di Fuorigrotta, ndr), creerei un problema non da poco al Comune, quindi sta facendo tutte le verifiche necessarie", ha spiegato De Laurentiis, in una lunga intervista alla radio ufficiale del Calcio Napoli, "Ci sono problematiche, e non solo sul terzo anello: dobbiamo capire se la struttura del 1959, rivisitata poi nel 1990 con la sovrastruttura, regge ad ulteriori lavori. I problemi sono tanti: entro il 30 aprile Cosenza (l'assessore comunale alle infrastrutture, ndr) mi consegnerà una relazione su cosa si può fare e non può fare, a me restare dove ha giocato Maradona mi farebbe piacere, ma dobbiamo giocarci pure dentro il campionato".
Diversa invece la questione legata al Centro Sportivo, per il quale il patron azzurro spiega che al vaglio ci sono 18 possibilità, tutte seguite anche dai propri agronomi. "Voglio fare dieci campi di calcio regolamentari di cui quattro in erba e sei sintetici", ha spiegato, "Poi su uno della Primavera voglio fare una tribuna di almeno 600 posti o comunque in base alle regole della Youth League. Sto parlando anche con l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato per i trasporti: un bambino deve essere accompagnato, mica puoi lasciarlo solo dopo la scuola per arrivare da noi per allenarsi". E chiude poi con un impegno: "Ci metto la mia faccia e la mia parola, io l'1 settembre inizierò sicuramente i lavori. Forse anche prima. I soldi li metto io assolutamente".