Napoli, il Comune premia Venice, laureata contro i pregiudizi sulla sindrome di Down

Si è svolta in sala giunta la cerimonia di consegna della targa con la medaglia della città di Napoli a Venice Kristyn Russo, che lo scorso febbraio si è laureata in Scienze dell'Educazione contro gli ostacoli e i pregiudizi sulla sindrome di down di cui è affetta ma che, grazie alla tenacia e alla determinazione profusa nel raggiungimento dei suoi obbiettivi, non ha rappresentato per Venice un limite alla realizzazione dei suoi sogni. È esattamente questo il senso delle parole incise sulla targa che il sindaco Gaetano Manfredi le ha consegnato: "A Venice Kristyn Russo, con determinazione e cuore hai superato ogni ostacolo, dimostrando che i sogni non conoscono barriere. Questo traguardo è solo l'inizio di un cammino straordinario. Napoli è orgogliosa di te!".
"Oggi è stata una giornata speciale".
Gheta Valentino, la mamma di Venice a fanpage.it – è stato un momento di grande commozione e di grande emozione per Venice, che si è sentita molto orgogliosa". Venice ha raccontato al sindaco quanto per lei sia importante il teatro, argomento della sua tesi di laurea, ha parlato dei suoi progetti e degli studi che la attendono al prossimo master di cinema e teatro a cui si è iscritta presso l'università Suor Orsola Benincasa.
Venice ha poi parlato col sindaco della città e dei suoi problemi, intavolando un discorso sul suo lavoro e sul ruolo degli educatori. Il sindaco si è complimentato con lei per la tenacia, l'entusiasmo e la forza di lottare che le hanno permesso di ottenere la laurea, auspicando che Venice fosse esempio per tanti altri ragazzi come lei.

"Non è solo un successo personale".
La targa è firmata dal sindaco e dall'assessore alle Politiche Sociali Luca Trapanese, promotore dell'iniziativa: "Ho voluto fortemente essere presente oggi – spiega l'assessore Trapanese a fanpage.it – insieme al sindaco Manfredi, per testimoniare quanto sia importante valorizzare i percorsi di chi, come Venice, affronta ogni giorno le sfide della vita con coraggio e determinazione. Questo riconoscimento non è un punto di arrivo, ma un invito a fare di più e meglio. È un modo per dire a tanti altri giovani che i sogni, con impegno e sostegno, possono diventare realtà. E poi, da genitore, non posso non pensare a mia figlia Alba. Guardando Venice, immagino anche il futuro di Alba, fatto di possibilità, di conquiste, di traguardi costruiti giorno dopo giorno."