Caos Metro a Napoli, Linea 1 oggi chiude alle 21. Protesta dei lavoratori dopo la sospensione dei bonus
![La stazione della metropolitana di Materdei chiusa nella mattinata di oggi, domenica 30 giugno 2019. [Foto / Fanpage.it]](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/4/2019/06/fermata-metro-materdei-chiusa-30-giugno-2019-1200x675.jpg)
"Bonus" non pagati negli stipendi mensili dei lavoratori Anm, in particolare di quelli delle metropolitane Linea 1 e 6. I dipendenti si sono ritrovati le ultime buste paga molto più leggere, in quanto mancherebbero all'appello diverse indennità di presenza (più precisamente le voci relative alle "competenze variabili"), comprese quelle per il prolungamento notturno del servizio. Si tratta di voci importanti della retribuzione che possono arrivare anche a 400 euro al mese. Disguidi che riguarderebbero soprattutto chi lavora nelle metropolitane (Agenti di stazione, OPI, DCO e Dirigenza Traffico). Mentre i lavoratori lamentano anche il mancato adeguamento della retribuzione agli aumenti stabiliti dal rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri 2024-26, arrivato l'anno scorso, che altre aziende come l'Eav stanno già pagando.
Metro Linea 1 non fa i prolungamenti serali venerdì 28 marzo
E scoppia la protesta. I sindacati, ieri, a quanto apprende Fanpage.it, hanno proclamato lo stato di agitazione. Nelle ultime ore si è registrata una mancanza improvvisa di personale. Assenze giustificate, è bene precisare. Ieri sera la metro Linea 1 ha chiuso in anticipo, mentre oggi, dalle ore 16,10, è attiva solo sulla tratta Piscinola-Dante fino a fine servizio, con ultime corse alle ore 20,42 da Piscinola e 21,22 da Dante. "Di conseguenza – comunica Anm – non ci sarà nemmeno il prolungamento previsto" che il venerdì è fino alle 2,00 di notte. Disagi ci anche sulla Linea 6: oggi è chiusa. A rischio anche i prolungamenti serali del weekend.
Indagine Anm sulle timbrature dei cartellini
Ma qual è il motivo della sospensione delle voci delle competenze variabili? L'Anm, a quanto apprede Fanpage.it, ha avviato una indagine interna sulle timbrature dei cartellini, dopo alcune anomalie di mancate registrazioni che sarebbero avvenute tra ottobre 2024 e gennaio 2025. L'azienda dei trasporti cittadina, di proprietà del Comune di Napoli, ieri ha comunicato ai sindacati che è in corso una "inchiesta sulla certificazione delle presenze dei dipendenti Anm". La società ha richiesto chiarimenti al personale per il quale si è riscontrata "l'assenza di timbrature riguardo al quadrimestre ottobre 2024-gennaio 2025".
Per questo periodo, le retribuzioni sono state regolarmente corrisposte sia nella parte fissa che nelle indennità variabili. Tuttavia, "nel rispetto delle misure adottate a tutela sia dei lavoratori che dell'Azienda Anm ha sospeso, a partire da marzo 2025, l'erogazione delle competenze variabili, calcolate sulla base delle presenze di febbraio, in assenza di rilevazioni oggettive". Anm ha anche avvisato che i lavoratori, anche tramite sindacati, potranno fornire le "giustificazioni documentate" delle presenze. In questo caso, l'azienda procederà con le necessarie verifiche amministrative e, qualora gli accertamenti diano esito positivo, provvederà all'integrazione degli importi non corrisposti".
C'è da precisare, però, che il problema delle mancate timbrature potrebbe essere di natura tecnica (nessun "furbetto del cartellino", insomma). Il problema, a quanto si apprende, potrebbe riguardare l’assenza di timbrature in uscita. I lettori di timbratura sarebbero spesso non funzionanti o in alcuni casi assenti. La presenza viene invece regolarmente comunicata al Dirigente Centrale e risulta comunque registrata in busta paga.
Per quanto riguarda il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri 2024-26, sempre ieri, Anm ha comunicato che "l'una tantum sarà riconosciuta con il cedolino paga di aprile 2025. E nella stessa mensilità saranno corrisposti la prima tranche degli aumenti della retribuzione tabellare e la quota EDR 2024 e le quote di competenza marzo 2025″.
La protesta dei sindacati: "Stato di agitazione"
Una situazione, insomma, che sta generando grosso caos e preoccupazione tra i dipendenti, che in questi anni hanno assicurato la continuità del servizio anche in momenti difficili.
I sindacati Fit Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Uglfna, Faisa Cisal, in una nota, annunciano la prima fase della procedura di raffreddamento e scrivono:
A seguito di notizie ricevute dai lavoratori, sono venute a conoscenza che l’ANM, con la retribuzione di marzo, ha provveduto a decurtare dalla paga di svariati agenti, appartenenti a diverse aree aziendali, alcune indennità economiche relative alle presenze/prestazioni effettuate nel precedente mese di febbraio. Pertanto, con la presente, nello stigmatizzare il comportamento aziendale, si chiede di procedere al pagamento di quanto dovuto ai lavoratori a cui è stato procurato un ingente danno economico e, nelle more di un urgente riscontro, si avvia la prima fase della procedura di raffreddamento.
Sulle barricate il sindacato Orsa Tpl, che ha avviato la procedura di raffreddamento e chiesto un incontro urgente, sul tema delle "decurtazioni economiche improprie ai danni di lavoratrici e lavoratori":
Il sindacato denuncia che, a seguito di numerose segnalazioni ricevute da lavoratrici e lavoratori, confermate anche da una comunicazione ricevuta a mezzo pec dal Vostro ufficio “relazioni sindacali”, dove viene confermata la sospensione di alcune voci economiche “nel rispetto delle misure adottate” e dove si chiede ai dipendenti di produrre giustificazioni da verificare e poi eventualmente pagare il maltolto, risulta che a numerosi agenti di diverse aree aziendali siano stati irregolarmente non pagate svariate indennità riferite al precedente mese di Febbraio. Nello stigmatizzare tale modalità scorretta applicata dall’azienda, si richiede di procedere, nel più breve tempo possibile, a rimborsare i lavoratori e le loro famiglie che hanno subito un ingente danno economico. Inoltre, si precisa all’azienda che molti dipendenti hanno avuto tali decurtazioni impropriamente, anche quando hanno regolarmente timbrato e/o quando hanno già puntualmente giustificato in tempo reale la mancata timbratura così come previsto dai regolamenti che ad oggi sono ancora in vigore; il tutto sta creando un forte malcontento tra le maestranze.
Simeone: "Risolvere subito il problema"
La vicenda è attentamente monitorata da Nino Simeone, presidente della commissione Trasporti:
Ieri ho ricevuto segnalazioni dai lavoratori della Linea 1, in particolare dagli Agenti di Stazione, riguardo alla mancata erogazione dei compensi per il lavoro svolto, per il rinnovo contrattuale e di alcune indennità, comprese quelle per il prolungamento notturno del servizio. Ho immediatamente comunicato la questione all’azienda. Quest’ultima ha informato i lavoratori che l’una tantum e alcune competenze legate al rinnovo del contratto nazionale saranno riconosciute nel cedolino paga di aprile. Resta tuttavia il problema, da risolvere definitivamente, dei dispositivi di timbratura, che risultano spesso non funzionanti o assenti. A nome della Commissione, ho richiesto un chiarimento urgente e un intervento risolutivo per garantire equità e rispetto dei diritti dei lavoratori, ai quali rinnovo il mio ringraziamento per l’impegno quotidiano, invitandoli a mantenere il consueto atteggiamento responsabile.
Pd Napoli: "In campo per rapida soluzione"
Il gruppo del Partito Democratico del Comune di Napoli (Madonna Salvatore, Esposito Aniello, Acampora Gennaro, Amato Enza, Esposito Pasquale,Vitelli Mariagrazia), ha comunicato:
Ieri in un incontro con l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Eduardo Cosenza e il Direttore Generale dell’ANM (Azienda Napoletana Mobilità) Francesco Favo abbiamo ribadito la ferma opposizione come Partito Democratico che non bisogna effettuare nessun trasferimento di dipendenti ad altre aziende riguardo il lotto 4. Si tratta di una scelta fatta nel lontano 2017 da precedenti amministrazioni che non ci vede per niente favorevoli, soprattutto per la tutela dei diritti dei lavoratori.
Per noi è fondamentale che i trasporti locali siano gestiti da una società in house. Per questo abbiamo proposto soluzioni affinché ANM sia rafforzata dal punto di vista economico e nei servizi, così da mantenere la società di proprietà pubblica.
Ed ha concluso:
In quest’ottica, riteniamo prioritario anticipare il più possibile l’uscita dalla procedura concordataria per garantire una maggiore stabilità finanziaria. Allo stesso tempo, chiediamo un incremento delle risorse a disposizione dell’azienda, così da rafforzarne la capacità gestionale, operativa e di sviluppo. Abbiamo anche sollevato il problema delle penalizzazioni in busta paga subite da Agenti di stazione, OPI, DCO e Dirigenza Traffico per presunte mancate timbrature richieste dalla società. Su questo continueremo a chiedere chiarimenti e soluzioni, perché riconosciamo il valore del lavoro svolto da tanti dipendenti. Riteniamo, inoltre, inaccettabile che oggi si siano verificati disservizi sulla linea 6 e linea 1 della metropolitana a causa di una mancanza di dialogo fra dirigenza e lavoratori che vengono penalizzati. L'azienda deve intervenire quanto prima e trovare soluzione in merito senza ulteriori attese. Infine abbiamo sollecitato quanto prima l'applicazione prevista del contratto nazionale alla busta paga dei dipendenti di Anm.