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Lo Sferisterio di Fuorigrotta recintato dopo il sequestro: new jersey e reti contro il rischio crollo

Recintate dagli operai della NapoliServizi le aree su strada adiacenti allo Sferisterio di Fuorigrotta. C’è pericolo di crolli.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Lo Sferisterio di Fuorigrotta transennato con new jersey di cemento e reti metalliche contro il rischio di crolli, dopo il sequestro avvenuto il 24 marzo scorso su ordine del Tribunale. La struttura era abbandonata da circa 40 anni e l'anno scorso la proprietà privata era stata diffidata dal Comune ad intervenire per la messa in sicurezza. Questa mattina, gli operai della Napoli Servizi sono intervenuti per montare le recinzioni. L'intervento era stato richiesto dal servizio strade del Comune, a quanto apprende Fanpage.it da fonti qualificate, a sua volta sollecitato dalla Polizia Locale, per tutelare la pubblica incolumità. In pratica, le reti serviranno ad impedire il passaggio dei pedoni.

Recintate le aree su strada adiacenti allo Sferisterio

Sono state recintate solo le aree che danno sulla strada pubblica. Ancora da definire poi il futuro dello sferisterio, per il quale c'è un vecchio piano di rigenerazione risalente al 2007, quasi 20 anni fa. Sulla vicenda è intervenuta Enza Amato, presidente del consiglio comunale di Napoli: "Da stamane all’Alba la squadra Napoli Servizi ha avviato i lavori di interdizione dell’area circostante lo Sferisterio".

Lo Sferisterio nacque come struttura sportiva per il gioco della palla basca. La realizzazione dell'edificio iniziò negli anni Quaranta, su progetto di Franco Tortorelli. L'opera fu terminata un decennio dopo. Lo Sferisterio divenne presto un luogo per incontri nazionali e internazionali di pelota basca, di ping pong e di tamburello. Fu danneggiato dal terremoto del 1980. Due anni dopo, una bomba ne danneggiò l'ingresso principale. Nel 1986, quindi, fu colpito da un incendio doloso che ne distrusse il soffitto, facendolo crollare. Da allora, è praticamente rimasto abbandonato. L'edificio è tutelato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali dal 1999. Nel 2007, l'ex giunta Iervolino ha approvato un progetto di riqualificazione di iniziativa privata per bene privato, rimasto però, finora, inattuato.

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