Bagnoli, corteo contro Salvini, Piantedosi, Valditara. Lancio d’uova e carica della polizia, ferito questore vicario

Sono scesi in piazza con i cuscini, "simbolo" delle notti insonni ai Campi Flegrei, temendo una nuova scossa di terremoto come quelle che nelle ultime settimane hanno portato all'esasperazione i cittadini dell'area Ovest di Napoli, i quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta in primis, ma ovviamente anche di Pozzuoli, Bacoli, Quarto e di tutta l'area della caldera vulcanica sollecitata dal fenomeno bradisismico ormai da anni. L'obiettivo: manifestare il dissenso all'arrivo del vicepremier Matteo Salvini, ministro alle Infrastrutture e leader della Lega, ad un evento del partito fondato da Umberto Bossi che si tiene nel tardo pomeriggio alla Città della Scienza di via Coroglio a Bagnoli.
Alla convention partecipano il ministro dell'interno Matteo Piantedosi e quello all'Istruzione Giuseppe Valditara. Vista la presenza degli altri due ministri ovviamente cartelli anche contro la zona rossa modello Caivano, il ddl Sicurezza numero 1660 e contro la riforma scolastica del governo Meloni.

Scontri polizia-manifestanti e lancio d'uova. Ferito questore vicario
Poco dopo le 16.15, scontri con le forze dell'ordine e difesa del varco, per impedire il passaggio dei manifestanti oltre. Lancio di uova e poi il cordone della celere e i manifestanti sono venuti a contatto per circa un minuto. Manganelli, la cosiddetta «carica di alleggerimento» per distanziare il fronte dei dimostranti. Accesi anche dei fumogeni. I manifestanti gridano "Fateci passare". Il corteo ha chiesto un incontro con i ministri Salvini, Piantedosi e Valditara. Negli scontri, riferisce la Questura, ferito un questore vicario.

Alla fine è stato concesso l'accesso di una delegazione di residenti per consegnare un documento a Piantedosi con cui chiedono decreto speciale per l'area di Bagnoli dopo i terremoti, di metà marzo, il più forte dei quali quello magnitudo 4.6 ha causato danni a svariati edifici, ora inagibili. Dopo questo passaggio è tornata la calma, il corteo tornerà a Bagnoli, per un'assemblea.
Scrivono gli attivisti del Laboratorio Iskra:
Gli abitanti sono stati caricati dopo esser bloccati da un impressionante dispiegamento di polizia su via Coroglio.
La volontà era di portare ai ministri i cuscini delle notti insonni e uova per ricordare che, se il bradisismo è naturale, la frittata è la totale assenza in questi decenni degli interventi di prevenzione e di messa in sicurezza del territorio. Il corteo ha resistito alle cariche e resta in presidio. Torneremo nelle strade del quartiere per tranquillizzate gli abitanti.

In piazza realtà autonome, residenti, comitati. «Gli abitanti di Bagnoli e dei Campi Flegrei vogliono vivere in sicurezza. Il governo attui misure straordinarie per gli sfollati e la messa in sicurezza degli edifici. Non abbiamo più tempo» hanno scritto nel messaggio di convocazione all'evento. L'area è blindata dalle forze dell'ordine che bloccheranno – questo è il piano – ogni avanzata del presidio a ridosso della sede scelta per l'evento politico, ovvero Città della Scienza. Nella struttura, peraltro, i lavoratori aderenti a Cgil hanno espresso la propria perplessità per la decisione di ospitare un evento politico.

Ieri sul fronte politico il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci ha riferito alla Camera sulla vicenda Campi Flegrei. E non sono mancate le polemiche dal centrosinistra, sia per i contenuti della sua relazione sia per alcune accuse alle amministrazioni locali sul fronte abusivismo e illegalità. Cgil oggi in una nota ha dichiarato di essere «sbalordita» dalle frasi del ministro del governo di Giorgia Meloni. A parlare sono il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci e il segretario regionale, Raffaele Paudice:
Le ultime dichiarazioni del ministro Musumeci ci lasciano sbalorditi. Anziché dirci come e quando saranno operativi quegli strumenti di cui parla, ancorché a nostro avviso insufficienti, si continua ad attaccare il territorio e gli abitanti indicando l'abusivismo e la mancata partecipazione dei cittadini alle esercitazioni come il problema da affrontare.
Contestiamo duramente l'utilizzo strumentale che si fa del tema dell'abusivismo per coprire la carenza di risorse e le risposte tardive da parte di questo Governo, del quale molti esponenti in passato non sono stati immuni dalla tentazione di utilizzare lo strumento del condono per ottenere pochi incassi e facili consensi elettorali: un tema che, a nostro avviso, va declinato in modo categorico e netto soprattutto alla vigilia di una delicata tornata elettorale che interesserà proprio gli enti locali.
Ha collaborato Luca Leva