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Campi Flegrei

Bradisismo a Pozzuoli, Annunziata (Autorità Portuale): “Napoli pronta ad ospitare i traghetti”

Il Presidente dell’Autorità Portuale di Napoli, Andrea Annunziata, a Fanpage.it: “Pronti a dare una mano per il bradisismo ai Campi Flegrei, i traghetti di Pozzuoli possono partire da Napoli”
Intervista a Andrea Annunziata
presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Per affrontare il tema del sollevamento delle banchine del Porto di Pozzuoli, legato al bradisismo ai Campi Flegrei, come Autorità Marittima del Mar Tirreno Centrale siamo pronti a sederci al tavolo e a dare una mano per cercare di risolvere i problemi. Finora non siamo stati coinvolti e non abbiamo avuto alcuna sollecitazione. L'auspicio è che si possa fare presto. Quale soluzione possibile? Se il fenomeno continua così, si potrebbe far partire i traghetti da Napoli. Ma per farlo dovremo sederci ad un tavolo e trovare orari e slot giusti".

A parlare a Fanpage.it è Andrea Annunziata, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, che gestisce i Porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia. Il Porto di Pozzuoli, invece, non rientra tra la sue competenze, avendo gestione autonoma. Negli ultimi mesi, a causa della recrudescenza del bradisismo e del sollevamento del suolo – alzatosi di 142 cm dal 2005, secondo i dati dell'Osservatorio Vesuviano Ingv – anche le banchine del Porto di Pozzuoli si sono sollevate rispetto al livello del mare. Questo sta comportando grossi disagi per i traghetti che trasportano passeggeri e merci quotidianamente dalla terraferma verso le isole di Ischia e Procida, a causa delle difficoltà legate al dislivello. In particolare le navi che trasportano beni di prima necessità e la notte i camion dei rifiuti dalle isole.

Presidente, il bradisismo sta portando un innalzamento del suolo di 3 cm al mese ai Campi Flegrei. Cosa può fare il Porto di Napoli?

C'è da precisare che il fenomeno non è di nostra competenza, ma riguarda istituzionalmente i territori interessati e quindi i Comuni, la Prefettura e la Protezione Civile. Detto questo, ovviamente, come Porto di Napoli siamo disponibili a dare la massima collaborazione per mettere a punto una strategia per risolvere il problema. Non si può lasciare il sistema abbandonato. Noi siamo già in contatto con la Capitaneria di Porto di Napoli, ci siamo confrontati sul fenomeno con l'Ammiraglio Gaetano Angora, Direttore marittimo della Campania e Comandante del porto di Napoli, che è totalmente disponibile per confrontarsi e risolvere i problemi.

Qual è la situazione?

Siamo in una fase di emergenza che non passerà. Un sollevamento di 3 cm al mese – come certificato dall'Ingv – non va sottovalutato. Bisogna organizzarsi presto per il futuro. Noi siamo pronti a dare una mano. Non si possono lasciare territorio e isole abbandonate nell'emergenza.

Qual è la sua proposta?

Non ci sono soluzioni definitive. Serve un confronto. Noi potremmo sopperire, ma l'importante è prevenire. Non possiamo chiedere noi il tavolo di confronto, perché non siamo colpiti direttamente in questa situazione. Se partirà l'iniziativa dai sindaci e se ci dovesse venir chiesto da Prefettura e Protezione Civile, noi siamo pronti. L'auspicio è che la soluzione si trovi subito. Non si può aspettare.

Si è parlato della possibilità di installare pedane galleggianti o di spostare la banchina a Pozzuoli. Che ne pensa?

Ci sono soluzioni tecniche, ma sono difficili e costose. Poi spetta ai Comuni valutare le possibilità. Noi siamo a disposizione. Certo, a Napoli ci sono degli slot già impegnati, ma è evidente che si darà priorità all'emergenza: alle persone e alle merci, al turismo. Ma si devono creare dei sistemi compatibili.

È possibile che questa situazione possa avere un impatto sulle navi da crociera?

No, dobbiamo rendere tutto compatibile. È evidente che non sarà facile. Ma se ci avviamo in tempo, magari troveremo le soluzioni. Noi siamo a disposizione per affrontare il problema e sopperire al meglio a queste difficoltà. Ognuno deve sapere che dovrà fare piccoli sacrifici, ma non sono nulla rispetto a quelli che stanno facendo le persone ai Campi Flegrei.

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