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“Ai Campi Flegrei bradisismo ha bloccato il mercato immobiliare”, i dati dell’osservatorio Fiaip

L’osservatorio Monitora della Fiaip ha diffuso i dati sul mercato immobiliare a Napoli e provincia: nell’area Est e a Pozzuoli le compravendite bloccate dal terremoto.
A cura di Nico Falco
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Ai Campi Flegrei il mercato immobiliare è praticamente bloccato, in controtendenza rispetto al resto della città e all'andamento degli ultimi anni: il bradisismo ha fermato le compravendite. I dati emergono da Monitora, l'osservatorio dei prezzi degli agenti immobiliari professionisti partenopei voluto dalla Fiaip (Federazione degli Agenti Immobiliari Professionali) per uniformare la raccolta dati dei valori di mercato degli immobili residenziali.

Compravendite ferme ai Campi Flegrei

Sia nell'area Ovest di Napoli, sia nella vicina Pozzuoli, ovvero nelle zone dove è maggiormente sentito il fenomeno del bradisismo, le continue scosse di terremoto hanno finito col rallentare, fino a bloccare, il mercato immobiliare. Uno stop che trova origine sia nel comportamento dei compratori sia in quello dei venditori. Se da un lato chi intende comprare casa esita per valutare l'evolversi della situazione, dall'altro chi voleva vendere non vuole farlo a prezzi troppo distanti dal valore di mercato.

"I possessori di immobili – sottolinea Mario Condò de Satriano, presidente nazionale onorario Fiaip – non intendono collocarli sul mercato a prezzi stracciati così come avvenuto negli anni '80 e si preferisce aspettare che passi l'emergenza prima di decidere". Il riferimento è, chiaramente, alla crisi bradisismica dell'80, quando molte abitazioni, soprattutto a Pozzuoli, vennero vendute ad un prezzo particolarmente basso proprio per la paura del terremoto per poi venire rivalutate negli anni successivi.

Il mercato immobiliare a Napoli

Per Vito Gagliardo, presidente della Fiaip Napoli, "la città di Napoli attraversa un momento dinamico" e "da qualche anno al mercato tradizionale si è affiancato uno altrettanto importante che riguarda gli alloggi riconvertiti ad uso turistico". Dai dati analizzati, aggiunge Antonio Errico, delegato all'osservatorio Fiaip Napoli, nel 2024 il mercato immobiliare della città ha fatto registrare un segno positivo nell'andamento dei prezzi, dovuto in maniera determinante alla "crescita della domanda a fronte di un'offerta piuttosto limitata"; a spingere, sostiene, "ha contribuito anche la progressiva riduzione dei tassi dei mutui e la richiesta di immobili da destinare ad attività turistico-ricettive. Questa tendenza ha ridotto la disponibilità di immobili da immettere nel mercato residenziale classico, sia delle vendite che delle locazioni, squilibrando ulteriormente il rapporto tra domanda e offerta". Nella provincia di Napoli il mercato è stato particolarmente attivo a Giugliano, Casoria e Castellammare di Napoli e, aggiunge il vice presidente Fiap Napoli Gianni Castaldi, sul versante dell'incremento dei prezzi "spicca il balzo in avanti di Vico Equense, che registra gli incrementi maggiori".

Domanda superiore all'offerta

Nel 2024 il mercato residenziale di Napoli è stato caratterizzato da una domanda superiore all'offerta disponibile. Gli incrementi di prezzo più elevati sono stati registrati oltre che nel centro storico (+5%), nell’area San Carlo all’Arena-Materdei-Capodimonte (+6%), nell’area periferica di Pianura-Soccavo-Camaldoli (+8%) e nella periferia est (+7%). Lieve crescita per i prezzi degli immobili nella municipalità Chiaia-Posillipo-San Ferdinando (+1%). Invariati i valori di Vomero-Arenella e soprattutto quelli dei quartieri dell’area flegrea (Fuorigrotta e Bagnoli).

I prezzi medi più elevati a Posillipo-Marechiaro (5.000 €/mq), Chiaia-Mergellina (4.900 €/mq), Vomero-Arenella (4.000 €/mq). Nel centro il prezzo a metro quadro scende a 2.500 euro. Meno costosi gli appartamenti di Secondigliano, Capodichino, Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio: 1.500 euro al metro quadro.

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