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Il Comune di Napoli chiude Edenlandia: gravi carenze alla manutenzione delle giostre

Disposta la chiusura di Edenlandia, il parco divertimenti di Fuorigrotta: l’ordinanza del Comune per lo stato di degrado delle giostre. Vorzillo: “Presenteremo ricorso al Tar”.
A cura di Nico Falco
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Il Comune di Napoli ha disposto la chiusura con revoca della licenza per Edenlandia, il popolare parco divertimenti che si trova a Fuorigrotta, nell'area Ovest della città: il motivo è nelle gravi carenze sulla manutenzione delle giostre presenti. L'ordinanza è stata notificata ai responsabili della struttura. Il parco, inaugurato nel 1965, è stato attivo ininterrottamente fino al 2013; è stato riaperto nel 2018 dopo una ristrutturazione delle vecchie attrazioni e l'aggiunta di nuove giostre.

Chiusa Edenlandia, giostre in stato di degrado

I controlli, si apprende da una nota del Comune di Napoli, sono partiti a seguito di alcune segnalazioni riguardando proprio lo stato delle attrazioni presenti all'interno del parco divertimenti. Sono quindi partiti i sopralluoghi tecnici, durante i quali è stato riscontrato che le giostre non erano sottoposte alla dovuta manutenzione e che, anzi, alcune di queste erano "in vero e proprio stato di degrado", con conseguente potenziale pericolo per gli utenti.

"Viste le gravi e diffuse irregolarità e il pericolo imminente per la sicurezza – si legge ancora nella nota di Palazzo San Giacomo – è stata emanata un'ordinanza dirigenziale che prevede il divieto di prosecuzione delle attività e la revoca della licenza".

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La società che gestisce il parco: "Sbalorditi"

Gianluca Vorzillo, socio unico di Tanit, la società che gestisce il parco, ha annunciato che domani verrà presentato ricorso urgente al Tar. Dicendosi "sbalordito per quanto è successo", aggiunge:

Erano emerse alcune criticità in due giostre Dumbo e Maniero, nel corso di un sopralluogo della competente commissione prefettizia, nato a seguito di una segnalazione anonima di un ex manutentore del Parco. Criticità soprattutto sul fronte della ordinaria manutenzione e men che mai per problemi legati alla sicurezza dei due impianti. Quando nel pomeriggio ci è stata notificata dalla Polizia locale la chiusura dell’intero Parco, tra l’altro proprio mentre stavamo già provvedendo al ripristino dello stato delle giostre, è stato uno choc anche per le maestranze. Un provvedimento abnorme, incomprensibile, addirittura con la revoca della licenza per una mancata comunicazione del nominativo dell’ultimo amministratore, fatto questo assolutamente formale. Ovviamente già domattina impugneremo il tutto dinanzi al TAR.

La storia di Edenlandia

Il parco divertimenti, il più grande del Sud Italia, è stato il primo "parco a tema realizzato in Europa". Il progetto risale alla costruzione della Mostra d'Oltremare, realizzata tra il 1938 e il 1940, ma, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, era stato abbandonato. Era stato ripreso negli anni '50 da parte dei dirigenti della Mostra, che avevano avviato una importante riqualificazione dell'area.

Le prime giostre sono arrivate nel 1954, col trasferimento a Napoli di Russotto, un importante giostraio piemontese, che ha collocato nell'area del parco le attrazioni che aveva portato in città su concessione dei dirigenti della Mostra. La costruzione della piscina Scandone nel 1960 e del Cinodromo hanno sottratto spazio al parco, snaturando il disegno originario. L'inaugurazione di Edenlandia c'è stata nel 1965.

Il periodo di massimo splendore è stato tra gli anni settanta e novanta, mentre nel 2013 è arrivata la chiusura. Il parco è rimasto inattivo per 5 anni: la riapertura c'è stata il 26 luglio 2018, dopo una ristrutturazione delle vecchie attrazioni e l'aggiunta di nuove giostre.

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