Resina di cannabis nelle sigarette elettroniche: Thc all’86%, sequestrati 28 vaporizzatori usa e getta
Percentuale di Thc oltre l'86%, così recitano le indicazioni riportate sul retro delle confezioni; nella scatola, quello che sembra una sigaretta elettronica o, insomma, qualcosa del genere. Nuova frontiera della vendita di stupefacenti, già a portata di click seguendo determinati canali ma, a quanto pare, ora anche nell'assortimento degli spacciatori: lo hanno scoperto i carabinieri di Torre Annunziata e Poggiomarino (Napoli), che hanno trovato le confezioni in casa di una 40enne incensurata insieme a cocaina, hashish e marijuana; la donna è stata arrestata per detenzione di stupefacenti.
Come funziona la sigaretta elettronica al Thc
I vaporizzatori sequestrati dai carabinieri funzionano allo stesso modo delle sigarette elettroniche classiche ma possono essere usati per inalare olii e resine. L'oggetto, di per sé, è legale, tant'è che si può acquistare tranquillamente online, specie nella versione "vuota", ovvero soltanto il dispositivo che dovrà essere poi caricato. Diversa questione per quelli trovato nell'abitazione: il liquido contenuto, sottoposto al narcotest, è risultato positivo al Thc e sarà mandato ai laboratori per le analisi.
Difficile che siano state manomesse, è più probabile che siano state acquistate già precaricate. E, in questo caso, fa fede quello che si legge su un sito specializzato online: contengono Live Resin, un concentrato ad alto contenuto di cannabinoidi che non viene ricavato dalle cime essiccate delle piante ma dai fiori freschi. Il prezzo di vendita parte dai 50 euro circa. Questo tipo di prodotto può essere usato da chi assume Thc a scopo terapeutico ma, naturalmente, il passaggio anche al mercato "ricreativo" è praticamente obbligato.
Il sequestro di droga a Poggiomarino
Nell'abitazione, oltre alle 28 sigarette elettroniche, confezionate singolarmente e contenenti il liquido, i carabinieri hanno sequestrato 3 chili di hashish, 300 grammi di marijuana e 60 grammi di cocaina. La 40enne è stata arrestata ed è stata sottoposta ai domiciliari. Sono in corso ulteriori indagini per risalire alla provenienza dei vaporizzatori, accertare la loro diffusione nel mercato dello spaccio di stupefacenti ed eventuali manomissioni potenzialmente pericolose per il consumatore: non si può infatti escludere che il liquido all'interno non fosse quello (illegale) venduto online ma un altro composto.