Ex Italsider Bagnoli, case da espropriare valutate un terzo del prezzo: c’è l’interrogazione parlamentare
Non si fermano le polemiche sugli espropri delle case al Borgo Coroglio di Bagnoli nell'ambito del progetto di riqualificazione dell'area ex Italsider. Gli abitanti protestano contro le valutazioni del valore degli immobili effettuate dal commissariato. Alcuni appartamenti sarebbero stati stimati ad un terzo del valore di acquisto e molto al di sotto dell'attuale valore di mercato: meno di mille euro a metro quadrato. La vicenda, sollevata da Fanpage.it negli scorsi giorni, adesso arriva in Parlamento, grazie ad una interrogazione del senatore Gianluca Cantalamessa (Lega per Salvini Premier).
Sono 129 le famiglie dei proprietari interessate che vivono nella zona del Borgo Coroglio e dell'extra borgo. Di queste, 51 vivono a Borgo Coroglio, dove sono presenti 91 unità abitative e 23 non abitative, per un totale di 114 unità, e 78 nell'extra borgo, dove ci sono 39 unità abitative e 22 non abitative, per un totale di 61 unità.
Interrogazione parlamentare al Governo sugli espropri a Bagnoli
Cantalamessa ha scritto al Presidente del Consiglio, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per chiedere chiarimenti sul tema degli espropri:
Lunedì 11 novembre 2024, è stata aperta dal commissario straordinario la conferenza dei servizi per l’approvazione dei progetti di fattibilità tecnico-economica per il Programma di Risanamento Ambientale e Rigenerazione Urbana (PRARU) e sono stati pubblicati i documenti con l'elenco degli immobili e le cifre delle indennità provvisorie per espropriare le abitazioni;
È emerso che per espropriare le abitazioni panoramiche, all'ultimo piano, con balconi e vista su Nisida, spiaggia e Posillipo, e senza abusi, è stata offerta una cifra pari a 50mila euro: meno di mille euro al metro quadrato, un terzo del prezzo di acquisto e molto inferiore al valore di mercato medio, che nella zona di Bagnoli supera i 150mila euro per 60-70 metri quadrati;
E aggiunge:
Al termine della costruzione, se i proprietari vorranno avvalersi del reinsediamento, dovranno rimborsare il costo del valore aggiunto. Nel caso la domanda di reinsediamento dovesse essere superiore agli alloggi disponibili, è previsto addirittura il sorteggio.
Quindi, il senatore chiede al Governo di sapere:
Quali iniziative di competenza intende assumere il Governo allo scopo di approfondire la conoscenza dello stato delle cose in tutto il territorio interessato con un adeguato piano di analisi della valutazione degli immobili e illustrare quale sarà il destino delle famiglie proprietarie degli immobili e in che maniera potranno rientrare in possesso delle abitazioni.
Il progetto di riqualificazione di Bagnoli è stato approvato nel 2023. A partire da novembre di quell'anno, come ricostruito nell'interrogazione, il Commissario Straordinario per la Bonifica Ambientale e Rigenerazione Urbana dell’Area SIN Bagnoli-Coroglio ha promosso l'attivazione di un tavolo tecnico per superare l'annoso contenzioso esistente, e favorire una soluzione negoziale complessiva delle controversie. L'accordo firmato consente a Invitalia di subentrare nella proprietà delle aree ex Cementir e che faranno parte del grande parco urbano di Bagnoli. L'area ex Cementir, copre circa 70mila metri quadrati tra via Coroglio e via Pasquale Leonardi Cattolica, e riveste un ruolo strategico all'interno del Programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana, ridefinito con la variante dello stralcio urbanistico approvata dal Commissario straordinario nel maggio 2023.