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Gennaro Ramondino, ucciso e bruciato a Pianura: arrestate altre due persone

Altre due persone arrestate dalla Polizia per la morte di Gennaro Ramondino, il 20 ucciso e dato alla fiamme a Pianura lo scorso 1° settembre.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La vittima, il 20enne Gennaro Ramondino
La vittima, il 20enne Gennaro Ramondino

Ci sono altri due arresti per l'omicidio di Gennaro Ramondino, il 20enne ucciso e dato dalle fiamme a Pianura lo scorso 1° settembre: i due arrestati oggi sono due soggetti pregiudicati gravemente indiziati del reato di distruzione di cadavere, aggravato dal metodo mafioso. Sono stati raggiunti dagli agenti di polizia dopo un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Ramondino fu ucciso a colpi di pistola mentre si trovava all'interno di un sottoscala adibito a piazza di spaccio, per poi essere bruciato. In precedenza, era stato arrestato una prima persona, ritenuta essere l'esecutore materiale del delitto ed un'altra persona ritenuta responsabile di favoreggiamento personale e distruzione di cadavere aggravati dal metodo mafioso. A loro si aggiungono i due arresti di quest'oggi, entrambi pregiudicati e accusati del reato di distruzione di cadavere, aggravato dal metodo mafioso: per gli inquirenti, i due erano presenti nel luogo e nel momento dell'omicidio, per poi adoperarsi per la rimozione del cadavere di Gennaro Ramondino, trasportando via il corpo con un'autovettura in una zona isolata di campagna per poi distruggerlo dandolo alle fiamme, in modo che la vittima non potesse essere identificata.

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