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Dopo l’esplosione di Ercolano, controlli a tappeto nelle fabbriche di botti a Napoli e provincia: 6 sanzionate

Il prefetto di Napoli Michele di Bari, dopo la tragedia di Ercolano in cui sono morte tre persone, ha disposto controlli a tappeto in fabbriche e depositi di fuochi d’artificio a Napoli; sei le attività sanzionate.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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La tragedia di Ercolano, la città all'ombra del Vesuvio nella quale, lo scorso 18 novembre, è esplosa una fabbrica abusiva di fuochi d'artificio, provocando la morte delle gemelle 26enni Sara e Aurora Esposito e del 18enne Samuel Tafciu, ha lasciato il segno. Pertanto, alla luce di quanto accaduto e in vista del Capodanno, il prefetto di Napoli Michele di Bari ha disposto controlli a tappeto, in tutta l'Area Metropolitana, all'interno di fabbriche e depositi di fuochi d'artificio.

Pertanto, a seguito dei controlli operati da parte della Commissione Tecnica Territoriale Esplosivi, 6 delle 13 attività controllate sono state oggetto di comunicazioni di notizie di reato all'Autorità Giudiziaria, dal momento che sono state riscontrate delle violazioni; sono state così avviate, da parte della Prefettura, i procedimenti amministrativi volti alla sospensione delle licenze. Peraltro, come fa sapere la Prefettura, già prima dei controlli, le predette fabbriche erano state oggetto di provvedimenti sanzionatori di sospensione.

In occasione dei controlli, il prefetto Michele di Bari, soprattutto con l'approssimarsi del Capodanno, ha richiamato l'attenzione dei sindaci dell'Area Metropolitana di Napoli affinché innalzino il livello di attenzione per contrastare la produzione e la commercializzazione di fuochi d'artificio illegali sui loro territori.

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