Francesco Borrelli: “Vi racconto la mia lotta contro i cialtroni. Io sindaco di Napoli? Possibile, ad un patto”

Francesco Borrelli a Fanpage: “Immagino il sindaco di Napoli in strada dalla mattina, con percorsi a sorpresa per intervenire lì dove c’è degrado e illegalità”
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Francesco Emilio Borrelli a Fanpage
Francesco Emilio Borrelli a Fanpage

«Come mai alcune cose le vedo soltanto io? A volte sembra di essere in una terra di ciechi in cui uno che c'ha un solo occhio riesce a vedere qualcosa. C'è una strafottenza, una complicità… Ricorda il  "Così parlò Bellavista" di Luciano De Crescenzo, quando il dottor Cazzaniga in mezzo al traffico, assieme al tassista, entra al bar perché oramai non si può più camminare per Napoli e scoprono c'è un vigile urbano che sta prendendo il caffè? Ecco…». Francesco Emilio Borrelli, 51 anni, attivismo e politica dall'età di anni 16, oggi parlamentare verde, ha fatto tornare di moda una parola desueta: «Cialtrone».  La urla in strada, quando – smartphone in mano, immancabilmente in diretta streaming – inizia a fustigare persone per sottolineare situazioni di illegalità urbana e cronica.

A Fanpage Borrelli spiega il suo viaggio quotidiano nel "cialtronismo" di una città che oggi si mostra meravigliosa com'è ma che non cessa di avere profonde sacche di illegalità piccole e grandi.  «A Napoli – dice – è un certo appiattimento verso i cialtroni; si vedono molti fenomeni napoletani». Più cialtroni o più vittime di  cialtorni? «Sono convinto e speranzoso che sia la maggioranza non eccessiva di persone perbene, ma i cialtroni sono tantissimi».

Le incursioni in strada con le dirette streaming sui social dividono le persone. Da una parte c'è chi dice: se non lo fa lui non lo fa nessuno, serve a pungolare l'opinione pubblica ma anche l'intervento delle forze dell'ordine. D'altra parte, a Napoli si dice che queste cose si fanno, ma poi non succede niente. «Rispetto alle denunce che faccio io – dice Borrelli –  e penso di avere il record mondiale anche di provvedimenti che devo andare a discutere in tribunale, ho un numero impressionante di querele da parte dei cosiddetti cittadini perbene che si sentono diffamati dalla mia azione. Un esempio è l'ospedale San Giovanni Bosco, dove ho rischiato la vita. Oggi è un ospedale in cui il parcheggio è gratuito e non c'è la camorra. A Pizzofalcone i primi sgomberi delle case nei confronti dei criminali sono stati possibili grazie alle mie denunce. Oggi mi sto occupando dei permessi consolari per la sosta. A Napoli siamo pieni di consoli, abbiamo il corpo consolare più ampio del mondo. Ovunque io vedo queste macchine intervengo…».

E poi la quotidiana lotta contro i cialtroni per eccellenza del lessico borrelliano: i parcheggiatori abusivi. E certi garage che secondo il parlamentare sono attività opache. «Napoli è profondamente cambiata sotto alcuni punti di vista, ma il controllo della città non possiamo dire che c'è. La magistratura degli anni effettivamente ha decapitato i grandi clan della camorra, ora abbiamo una situazione parcellizzata di micro o media criminalità organizzata che in alcuni casi tenta di riciclarsi tramite, ad esempio, i garage pezzotti che sono in realtà estensione dei parcheggiatori abusivi. Un garage di 2 posti che mette le macchine in mezzo alla strada e ci mette addirittura i tagliandini non è un'attività legale».

Francesco Emilio Borrelli sindaco di Napoli nel 2026? Il parlamentare e giornalista non nega che il pensiero c'è. Questo attivismo quotidiano è propedeutico alla candidatura? «Se un giorno diventerò sindaco sarà perché saranno accettate delle condizioni. E le condizioni con le quali io accetterei una candidatura sarebbero particolarmente impegnative, quindi ci vorrebbe un impegno da parte dei cittadini molto diretto. Non potrei mai essere un sindaco di transizione o di mera gestione comunale».

Continua Borrelli a Fanpage: «Ho un'idea di città e la mia idea prevede che alcune cose non si potranno più fare. Io immagino in futuro un sindaco che scende la mattina prima di arrivare al Palazzo San Giacomo, ha dietro di lui due volanti della Polizia municipale una camionetta dell'Asia… il percorso è  a sorpresa e nessuno lo sa. E  quello che vede lì si interviene. Ecco come farei il sindaco di Napoli».

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