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Madonna di Pompei 2024, la preghiera di quest’anno dedicata alla pace

Una preghiera incessante per la pace quella che l’arcivescovo Petar Rajic, durante l’omelia per la Supplica alla Madonna di Pompei, ha rivolto ai fedeli.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Una grande preghiera per la pace quella che si è levata ieri, domenica 6 ottobre, dall'altare del Santuario della Beata Vergine Maria durante la Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei: a pronunciarla, davanti a migliaia di fedeli accorsi nella città del Napoletano, è stato l'arcivescovo Petar Rajic, nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino, che ha officiato il rito. "La nostra preghiera per la pace – ha detto l'arcivescovo Rajic – deve essere incessante perché il nostro mondo è lacerato dalla guerra, in Ucraina, in Terra Santa e in tante altre nazioni. Continuiamo senza stancarci, come ci esorta Papa Francesco, a pregare per la pace essendo allo stesso tempo uomini e donne di pace".

"Pace sulla terra. È il grido che oggi s'innalza da Pompei – ha detto ancora, dall'altare, monsignor Rajic – il grido che accomuna noi tutti, qui presenti, e gli innumerevoli fedeli che, nel mondo, si uniscono spiritualmente alla recita della Supplica. Il fragore delle armi non ha tregue, anzi s'intensifica in Terra Santa, in Ucraina, nelle decine di nazioni dove attualmente si combatte. Siamo nelle mani di Dio. Quale abisso più profondo della guerra. Noi non abbiamo mezzi per opporci ai conflitti se non la preghiera, il digiuno e la carità, indicati come ‘armi dello spirito' da Papa Francesco, nel suo instancabile magistero di pace".

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