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Pizzeria Dal Presidente, nuovo sequestro a Di Caprio: soldi, Rolex e case per 3.5 milioni di euro

Il direttore della nota pizzeria del centro storico di Napoli era stato arrestato a maggio, accusato di avere usato l’attività per favorire il clan Contini.
A cura di Nico Falco
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Massimiliano Di Caprio (da Facebook)
Massimiliano Di Caprio (da Facebook)

Nuovo sequestro per Massimiliano Di Caprio, direttore della pizzeria "Dal Presidente" di via dei Tribunali, nel centro di Napoli, storica attività rilevata anni fa dagli eredi del fondatore, il pizzaiolo Ernesto Cacialli: il decreto eseguito dalla Guardia di Finanza questa mattina, 3 ottobre, riguarda beni mobili e immobili, quote societarie, compendi aziendali e disponibilità finanziarie per un importo complessivo di oltre 3,5 milioni di euro. Il provvedimento è stato eseguito "per sproporzione", cioè una volta rilevata la incompatibilità con i redditi dichiarati, e riguarda, oltre ai beni già finiti sotto chiave alcuni mesi fa, due immobili, un orologio Rolex, un lingotto d’oro e 373.860,00 euro in contanti rinvenuti in sede di perquisizione.

Il sequestro della pizzeria Dal Presidente

Di Caprio, attualmente detenuto in carcere, era finito in manette il 14 maggio 2024, sottoposto ad una ordinanza applicativa di misure cautelari insieme ad altre quattro persone, indiziato di trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, con l'aggravante del metodo mafioso e di avere agito per favorire il clan camorristico dei Contini.

Nella circostanza erano stati sottoposti a sequestro la pizzeria Dal Presidente, un'impresa di panificazione e un'agenzia di viaggi (tutte affidate contestualmente ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale e attualmente operative in gestione controllata) e sette immobili che, era stato accertato, erano stati intestati a prestanomi per favorire il clan e per il sostentamento dei detenuti e delle rispettive famiglie.

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Il sequestro da 3.5 milioni di euro a Di Caprio

I successivi accertamenti economico patrimoniali su Massimiliano Di Caprio e sui suoi familiari, relativi al periodo tra il 2000 e il 2023, hanno svelato una sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni posseduti. Su queste basi è stato disposto il nuovo sequestro preventivo, emesso dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguito dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli in collaborazione col Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata.

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