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Agguato a Napoli, fratello del ras di camorra ucciso a Ponticelli davanti alla sua bancarella

Omicidio in pieno giorno in via Argine, a Napoli, al confine con Cercola; la vittima, 48 anni, era il fratello di un pregiudicato di spicco dei De Luca-Bossa.
A cura di Nico Falco
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La vittima, Pietro Emanuele Montefusco
La vittima, Pietro Emanuele Montefusco

I sicari lo hanno raggiunto su via Argine, nei pressi di una bancarella di rotoli di carta, e hanno aperto il fuoco: ha tutta l'aria di essere un agguato di camorra l'omicidio di Pietro Emanuele Montefusco, 49 anni il prossimo 30 settembre, ucciso a colpi di pistola intorno alle 10 di oggi, 9 luglio, in pieno giorno. Sul posto, all'altezza del civico 91, al confine tra il quartiere napoletano di Ponticelli e il territorio del comune di Cercola, sono intervenuti i carabinieri.

L'agguato in pieno giorno a Ponticelli

L'uomo era già noto alle forze dell'ordine: nel suo passato c'era stato un arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, datato novembre 2017, quando i carabinieri lo avevano sorpreso in via Vera Lombardi con quattro dosi di crack. Attualmente, però, non sarebbe stato inserito in dinamiche di camorra, quantomeno non ai vertici: ultimamente vendeva rotoli di carta su una bancarella nel tratto di strada dove lo hanno ammazzato, dove i killer sapevano che lo avrebbero trovato. Il fratello, al contrario, Salvatore Montefusco alias "Zamberletto", viene ritenuto dagli inquirenti un personaggio di spessore del clan De Luca Bossa; la parentela, questa una delle piste seguite dagli investigatori, potrebbe far inquadrare l'agguato nei contrasti tra i gruppi di camorra della periferia Est di Napoli, dove si fronteggiano i cartelli De Luca Bossa – Minichini – Schisa e i De Micco – De Martino.

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Il Prefetto: "Ulteriore impulso per iniziative di contrasto mirate"

La vicenda sarà esaminata in occasione del prossimo Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza pubblica. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, in una nota ha parlato di "un episodio delittuoso che desta preoccupazione e provoca un ulteriore impulso ad assumere iniziative mirate per contrastare una logica criminale distante dal comune sentire della popolazione napoletana, impegnata per la crescita e lo sviluppo della città".

Il Prefetto ha sottolineato che "le forze dell’ordine stanno attuando la massima vigilanza e riservano particolare attenzione alle indagini volte all'individuazione dei responsabili, cui la magistratura e le forze di polizia sono fortemente impegnate", e, ha aggiunto, "c'è la piena consapevolezza che per tali dinamiche criminali sia profuso il massimo impegno anche sul piano della prevenzione".

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