26 luglio, si celebra San Gioacchino e Sant’Anna, protettrice delle partorienti
Il 26 luglio si festeggia Sant'Anna, la mamma di Maria Santissima. Sebbene non ci siano molte notizie sulla sua vita, Sant'Anna è molto venerata sia in Oriente quanto in Occidente. Ella è la patrona di Caserta, compatrona di Napoli insieme a altri 52 santi e protettrice di molti mestieri legati alla maternità e alle donne.
Si celebra a Ischia con la Festa di Sant’Anna a mare e a Boscotrecase alle falde del Vesuvio.
Il nome Anna deriva dall'ebraico Hannahe che significa grazia. La figura di Sant'Anna non è nominata nei Vangeli canonici, al contrario è citata nei vangeli apocrifi della Natività e dell'Infanzia e nel Protovangelo di San Giacomo. La Santa è particolarmente invocata dalle partorienti, in special modo nei parti difficili e dalle donne sterili, per aver avuto il privilegio di essere la mamma di Maria Vergine. Dopo lunghi anni di matrimonio con San Gioacchino, uomo ricco e pio, Anna non aveva avuto figli. I due che si amavano molto, soffrivano fortemente per la mancanza di prole. Al punto tale che un giorno, San Gioacchino si allontanò da casa per 40 giorni, e tra preghiere, lacrime e digiuni chiese, nella solitudine più dura, un figlio a Dio. Anche Anna soffriva per la loro sterilità e anche per l'allontanamento del marito, per questo cominciò a pregare incessantemente affinché il Signore gli concedesse un figlio. Poco dopo le apparve un angelo che le annunciò "Anna, Anna, il Signore ha ascoltato la tua preghiera e tu concepirai e partorirai e si parlerà della tua prole in tutto il mondo" e così avvenne.