Napoli: consiglio comunale sciolto per mozione di sfiducia contro Iervolino, firmano 31 consiglieri
Sono state raccolte stamattina 31 firme di consiglieri comunali di Napoli per richiedere una mozione di sfiducia per il sindaco Rosa Russo Iervolino. Dopo il sì alla discussione sulla sfiducia e la firma da parte dei consiglieri di una lettera di dimissioni che sarà protocollata domani, il consiglio comunale di Napoli può definirsi definitivamente sciolto. Già domani mattina potrebbe essere ufficializzato lo scioglimento dell'amministrazione Iervolino, tre mesi in anticipo rispetto alle prossime elezioni comunali. In città dovrà arrivare un commissario di governo per traghettare Napoli verso la data di aprile. Qualora ci dovessero essere intoppi, la mozione di sfiducia sarà calendarizzata non prima di dieci giorni e al massimo entro un mese. Carlo Lamura, capogruppo del Pdl in consiglio comunale, ha dichiarato: “Riteniamo questa esperienza ormai conclusa e fallimentare, oggi abbiamo i numeri per farlo e registriamo il passaggio di consegne da una maggioranza all'altra, determinato anche dal fatto che il centrosinistra ha perso pezzi”. Al sindaco Iervolino viene chiesto un atto di “responsabilità”: dare le dimissioni prima nell'inizio della campagna elettorale permetterebbe l'arrivo in città di un commissario di governo che certificherà i buchi di bilancio, evitando anche le spese folli tipiche della fine mandato.
Il capogruppo Lamura sottolinea quest'ultimo pericolo: “Non vorremmo ritrovarci qui con la stessa situazione economica che il centrodestra ha trovato in Regione per la scellerata gestione precedente la maggioranza di centrosinistra non esiste più”. La giornata comunale era cominciata con la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra e con la richiesta al sindaco Iervolino di rassegnare le dimissioni. La prima donna, però, ha tenuto duro, affermando: “Non mi dimetto, sarebbe una facile via di fuga”. All'indisponibilità della Iervolino, i 31 consiglieri firmatari della mozione di sfiducia hanno dichiarato di seguire la strada delle proprie dimissioni in massa, che causerebbero lo scioglimento automatico dell'amministrazione. Non tutti e trentuno sarebbero disposti a farlo e su loro è in atto un pressing affannoso per far sì che domani mattina tutte le lettere di dimissioni siano pronte per essere protocollate. Si scatena il caos nel centrosinistra, dopo le contestate primarie di Napoli e la recente candidatura di Luigi De Magistris alla poltrona della Iervolino.